Page 9 - Forestale N. 65 novembre - dicembre 2011
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Anche uno sport
               elle gare di orienteering si utilizza una
               carta topografica realizzata apposita-
         N mente per questo sport, con segni
          convenzionali unificati in tutto il mondo. Si
          gareggia individualmente o in squadra:
          raggiunto il punto di controllo si dovrà regi-
          strare il passaggio sul proprio testimone di
          gara. Vince chi impiega il tempo minore ma
          non vince sempre il più veloce, piuttosto colui
          che è in grado di orientarsi più rapidamente e
          di fare le scelte di percorso migliori.
          Naturalmente l’orienteering può essere prati-
          cato sia per allenarsi che per divertirsi e
          trascorrere una giornata piacevole tra amici
          ed all’aria aperta. Sono 4 le discipline: Corsa
          a piedi, Mountain Bike, con gli sci da fondo o
          ancora Orientamento di Precisione. Nelle
          gare sono previste numerose categorie sud-
          divise per sesso, per età e per grado di
          difficoltà. Inoltre l’orienteering coinvolge
          intere famiglie, i cui membri partecipano alle
          manifestazioni nelle diverse categorie.
          Inoltre la pratica di questo sport può essere
          intesa come un’ottima attività fisica da prati-
          care tutti i giorni, di corsa o come una
          rilassante passeggiata nelle palestre a cielo
          aperto che la natura ci offre. Il sito della
          Federazione Italiana Sport Orientamento, per
          saperne di più, è www.fiso.it




                    La squadra che ha condotto l'esercitazione.  Nelle esercitazioni è stata inserita, all’insaputa dei
                                     Da sinistra in alto:  partecipanti, la figura del “disturbatore”, per intro-
            Leandro Faraglia, Nazzareno Valorosi, Francesco Fedele,  durre nella squadra elementi di stress aggiuntivi e
                 Daniela Piccoli, Pietro Di Cesare e Andrea Miotti.  poi quella di un “osservatore” che deve registrare e
                                   Da sinistra in basso:  valutare le dinamiche sociali, ignaro anch’esso della
                     Pietro Setti, Davide Fellone e Gianni Tozzi.  presenza del “disturbatore”.
                                                     A giudicare dai commenti, i partecipanti si sono
                                                     divertiti, ma hanno anche acquisito un’esperien-
                                                     za utile da riportare al lavoro. Anche la
                                                     psicologia del disperso in montagna è importan-
                                                     te da conoscere, perché ad esempio un adulto
                                                     tenderà ad andare sempre verso l’alto, il bambi-
                                                     no farà il contrario.
                                                     Anche se nell’orienteering si cercano lanterne nel
                                                     bosco bisogna pensare che quelle potrebbero
                                                     essere tutte delle persone.
                                                     Dopo l’aumento dei casi di scomparsa, il gover-
                                                     no si è attivato su tutte le diramazioni
   © A. Papi                                         territoriali per migliorare le tecniche di ricerca.
                                                     A volte un mezzo aereo è utile, a volte le tecni-
                                                     che usate dai Forestali a terra consentono


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