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Q Quuaallee ggeessttiioonnee ppeerr iill
                           Q Quuaallee ggeessttiioonnee ppeerr iill


                           p paaeessaaggggiioo ffoorreessttaallee??
                           p paaeessaaggggiioo ffoorreessttaallee??




                           La Costituzione riconosce allo Stato in via  maggior parte da amministratori pubblici
                           esclusiva la “tutela dei beni culturali ed  ed operatori del settore silvocolturale,
                           ambientali”, mentre la loro valorizzazione  della ricerca e della conservazione
                           è attribuita alle Regioni. Nonostante tale  naturalistica. Il convegno si è sviluppato in
                           distinzione di competenze, i due concetti   due sessioni. Quella del mattino ha avuto
                           appaiono innegabilmente connessi.           come tema centrale il paesaggio forestale
                           La “valorizzazione” di un bene può mai      appenninico tra conservazione e
                           prescindere, infatti, dalla sua “tutela” e  valorizzazione, con l’obiettivo di
              o  o  o  o   viceversa?                di Giovanni Giuliani  evidenziare che le criticità, poste
                                                                       dall’impatto delle attività umane
              i  i  i  i         l bosco appenninico tra naturalità,   sull’ambiente, impongono un profondo
                                                                       ripensamento sulla gestione degli
              r  r  r  r         sostenibilità e conservazione nello   ecosistemi forestali, tanto in Italia quanto a
              o  o  o  o   “I scenario di Appennino parco              livello globale. Durante il pomeriggio,
                                                                       invece, si è tenuta una vera e propria
                           d’Europa”: questo è il tema ed il titolo del
              t  t  t  t   convegno organizzato ad Acqualagna          riflessione sull’opportunità che la nuova
                                                                       legge forestale della Regione Marche
                           (Pesaro Urbino) l’11 novembre scorso.
              i  i  i  i   L’iniziativa ha visto la partecipazione di  offrirebbe per una gestione sostenibile dei
              r  r  r  r   ricercatori delle Università di Urbino,     propri boschi. Il convegno ha innanzitutto
              r  r  r  r   Firenze, Padova, Camerino e della Tuscia    messo in risalto alcuni punti fondamentali
                                                                       dello status attuale delle superfici forestali
                           nonché dell’Accademia Italiana di Scienze
              e  e  e  e   Forestali, tecnici della pubblica           italiane, nonché dell’evoluzione stessa dei
                                                                       boschi. Fatto significativo: la superficie
                           amministrazione, dell’associazionismo
              t  t  t  t   ambientalista e del mondo venatorio,        forestale italiana è, in molte regioni,
                                                                       addirittura triplicata nel corso degli ultimi
                           amministratori locali e regionali,
                           rappresentanti del mondo dell’economia      cento anni. Un altro dato fondamentale
                           e dei partiti politici. Presente al convegno  emerso è che la maggior parte dei boschi
                           anche il Capo del Corpo forestale dello     dell’Appennino è governata a ceduo
                           Stato, Cesare Patrone. Numerosa la          (ceduo che nelle Marche raggiunge
                           presenza del pubblico, composto per la      addirittura l’80%), e solo limitatamente ad
                                                                                    alto fusto. Tuttavia queste
                                                                                    limitate porzioni d’alto fusto
                                                                                    sono in prevalenza costituite
                                                                                    da rimboschimenti (per lo
                                                                                    più di conifere), quindi
                                                                                    l’estensione d’alto fusto in
                                                                                    senso stretto (ossia boschi
                                                                                    nativi di almeno 50 anni
                                                                                    d’età) risulta davvero
                                                                                    minima. Rimane quindi
                                                                                    sempre attuale la frase
                                                                                    dell’allora direttore del
                                                                                    Corpo forestale, Alfonso
                                                                                    Alessandrini, il quale parlava
                                                                                    di un’Italia “ricca di boschi
           Il Forestale n. 31/2005  Archivio Ag. Ecologica                          ceduo, in alcuni casi
                                                                                    poveri”. Lo sfruttamento del

                                                                                    esagerato, ancora continua,
                                                                                    tuttavia si sta assistendo

                                                                                    capitalizzazione di massa
                           Una gestione è sostenibile se il sistema bosco interagisce armonicamente con  negli ultimi anni ad una
                           gli altri sistemi biologici.                             legnosa, cioè di crescita

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