Page 5 - n_31
P. 5

con il passaggio ope legis alle Regioni di  del patrimonio genetico di razze in via
          gran parte del demanio: ben 340mila         d’estinzione o per favorire la disponibilità
          ettari; l’Azienda viene soppressa,          di fauna autoctona per riqualificare
          restandone però una gestione residuale      particolari ambiti territoriali.
          su una proprietà non superiore all’1% di    Ancora oggi il principale filone di attività
          quella complessiva, da destinare a scopi    consiste nella gestione di 130 Riserve
          scientifici, sperimentali e didattici di    naturali statali, in virtù della legge quadro
          interesse nazionale. Non rientrano nel      sulle aree protette (n. 394/1991) e delle
          trasferimento alle Regioni i circa 70mila   Riserve biogenetiche; queste aree sono
          ettari delle Riserve naturali dello Stato,  tra le meglio conservate, come rimarcano
          interne od esterne ai Parchi nazionali.     i riconoscimenti ricevuti a livello
          Così dal primo gennaio 1978 inizia la       internazionale.
          difficile gestione “ex Asfd”, su poco più di  Quali le prospettive?
          75mila ettari di boschi, oltre ad alcune    L’Amministrazione sta lavorando per dare
          aziende agro-zootecniche e faunistiche;     compiutamente attuazione alla legge 36
          terminerà solo nel 2004, con                del 2004, là dove dispone che “sono
          l’emanazione della legge di riordino del    trasferiti alle Regioni ed agli Enti locali le       b
          Corpo. Si è trattato di un lungo periodo    riserve naturali, nonché tutti gli altri beni
                                                                                                           b
                                                                                                           b
                                                                                                           b
          transitorio durante il quale la ex Azienda ha  che non risultino indispensabili ai fini dello    i
                                                                                                           i
                                                                                                           i
                                                                                                           i
          effettuato, comunque la si voglia vedere,   svolgimento delle attività istituzionali del         o
          una gestione conservativa del patrimonio,   Corpo forestale dello Stato”.
                                                                                                           o
                                                                                                           o
          impiegando in media oltre 1.500 operai,     Va però rimarcato come quasi tutti gli
                                                                                                           o
          con contratto di diritto privato, per la    attuali beni demaniali, gestiti dalle nuove          d
          gestione di aree protette, di Riserve       strutture della Forestale,                           i
                                                                                                           d
                                                                                                           d
                                                                                                           d
          naturali ed integrali; di aree di rilevante  siano invece strumentali proprio al                 i
                                                                                                           i
                                                                                                           i
          interesse naturalistico anche per conto     perseguimento delle finalità previste dalla          v
          del Ministero dell’Interno o di altri soggetti  legge 36, ovvero: l’educazione
                                                                                                           v
                                                                                                           v
                                                                                                           v
          pubblici; di aziende pilota per la          ambientale, l’addestramento e la                     e
          conservazione della biodiversità animale e  formazione, l’attività di studio, la
                                                                                                           e
                                                                                                           e
                                                                                                           e
          per l’allevamento di cavalli da impiegare   conservazione della biodiversità animale e           r
          per scopi istituzionali; di centri per la   vegetale.
                                                                                                           r
                                                                                                           r
                                                                                                           r
          produzione di sementi forestali             Basi, queste, fondanti i nuovi Uffici per la         s
          selezionate.                                biodiversità. Infine, sul trasferimento
                                                                                                           s
                                                                                                           s
                                                                                                           s
          Negli ultimi anni, con il manifestarsi di   delle Riserve naturali interne – in tutto o in       i
                                                                                                           i
                                                                                                           i
                                                                                                           i
          crescenti bisogni volti alla tutela della   parte – ai Parchi nazionali, pari ad oltre           t
          biodiversità, e all’imporsi della “selvicoltura  58mila ettari, l’Amministrazione ha già
                                                                                                           t
                                                                                                           t
                                                                                                           t
          naturalistica”, anche l’attività gestionale  avviato una opportuna interlocuzione col            à
          dell’ex Azienda ha accelerato in tali       Ministero dell’Ambiente e con
                                                                                                           à
                                                                                                           à
                                                                                                           à
          direzioni virando nettamente le “aziende    gli Enti Parco per verificare la possibilità di
          pilota” da prototipi, aventi anche risvolti  una fattiva collaborazione tra i vari
          commerciali, in Centri nazionali per lo     soggetti interessati, aventi tutti un
          studio, la conservazione e la salvaguardia  comune obiettivo: la tutela ambientale.
                                       B BIIOODDIIVVEERRSSIITTÀÀ IINN NNUUMMEERRII
               Le 130 Riserve naturali gestite dalla Forestale hanno ricevuto riconoscimenti interna-
            zionali, merito di un’eccellente conservazione. Si ha infatti che:
            • 68 aree sono ricomprese nella rete europea delle riserve biogenetiche, istituita dal
             Consiglio d’Europa;
            • 105 aree sono ricomprese nella rete Natura 2000, istituita ai sensi della direttiva
             92/43/Cee, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e
             della fauna selvatica e 79/409 Cee relativa alla conservazione degli uccelli selvatici; in
             molte di queste sono in atto progetti Life, cofinanziati dall’Unione Europea;
            • 3 aree (Circeo, Monte di Mezzo e Collemeluccio) godono del riconoscimento di riserva
             della biosfera dell’Unesco;
            • 9 aree sono riconosciute zone umide d’importanza internazionale ai sensi della
             Convenzione di Ramsar;
            • 2 aree (Montecristo e Sassofratino) hanno acquisito il Diploma Europeo istituito dal
             Consiglio d’Europa.
               I predetti ambiti, che rappresentano circa il 5% della superficie protetta, ospitano quasi      Il Forestale n. 31/2005
            il 20% delle specie vegetali ed il 70% delle specie di avifauna considerate a rischio di
            conservazione in Italia.
                                                                                                    P Paagg.. 55
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10