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montagne 2002
LUNGA VITA ALLA
MONTAGNA
Celebrato sul Gran Sasso d’Italia l’Anno Internazionale delle Montagne
’ Anno Internazionale delle Montagne non poteva non vedere protagonista il Corpo Forestale dello Stato che
è sempre stato legato ai valori ed alle sorti delle popolazioni della montagna italiana condividendone cultu-
L ra, aspettative e progettualità in difesa del benessere e degli ecosistemi naturali.
Il Presidente della Repubblica Ciampi ha voluto interpretare questo desiderio presenziando il 5 luglio un evento
straordinario che si è tenuto a Prati di Tivo, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso - Monti della Laga orga-
nizzato per l’appunto dal Corpo Forestale dello Stato e dall’Ente Parco, al quale va dato atto di grande professiona-
lità e disponibilità nell’organizzazione e nel coordinamento dell’evento.
Nonostante l’inclemenza del tempo che ha determinato un ritardo di programma di circa due ore (“è la prima volta
che mi succede in tre anni” - ha detto Ciampi), la celebrazione è stata densa di emozioni e di significati. Ancora una
volta la montagna, con tutto ciò che custodisce e rappresenta, è stata consigliera di saggezza, di unione: alle Regioni
Valle d’Aosta, Abruzzo e Sicilia sono stati consegnati tre tricolori su di una piccozza da piantare rispettivamente sul
Monte Bianco, sul Gran Sasso e sull’Etna.
Il monito del Presidente della Repubblica affinché le nostre montagne non si spopolino è stato perentorio: “per man-
tenere le popolazioni sul loro territorio - ha detto Ciampi - occorrono delle valide iniziative”. Ha ricordato quelle
prese dai sindaci, i quali nelle scorse settimane hanno invitato giovani e nuove imprese ad insediarsi nei borghi e
piccoli comuni montani. “Difendere questi insediamenti - ha ribadito - è davvero importante per prevenire e presi-
diare contro il dissesto idrogeologico, uno dei problemi più gravi del territorio della nostra nazione.”
L’uomo comanda la natura obbedendole, scriveva Bacone, l’epoca dello sfruttamento selvaggio e senza scrupoli del
territorio, forse sta volgendo al termine e sta lasciando il passo ad una nuova maniera di interpretare il rapporto tra
modernità e valori tradizionali legati all’ambiente.
“La politica deve farsi carico di chi ha fatto sacrifici per restare a vivere in montagna, mantenendo un ambiente di
grande bellezza” - ha detto il ministro Matteoli declinando il suo intervento in piena sintonia con il messaggio del
Capo dello Stato.
“L’identità della montagna, come risorsa economica ed elemento sociale deve continuare all’interno del processo di
globalizzazione - ha puntualizzato il ministro delle Politiche Agricole e Forestali Alemanno - Occorre partire dai
valori che la montagna è in grado di esprimere per rispondere ai bisogni dell’ambiente.
La montagna è, inoltre, un esempio positivo di aggregazione sociale e tra le comunità più ricche - ovvero quelle che
beneficiano della massiccia presenza del turismo - e quelle più povere, deve nascere un patto di reciproca solidarietà”.
Una legge sulla montagna capace di dare nuova linfa e nuovo slancio allo sviluppo delle zone montane è stata
annunciata dal ministro La Loggia: entro l’estate,
ha assicurato, sarà portata alla discussione delle
R. Iezzi - NDN/CFS
Camere.
Ma un altro aspetto strettamente connesso alla
montagna e al suo potenziale di sviluppo, è
stato focalizzato dal titolare delle Politiche
Agricole e Forestali che ha individuato nel
ruolo multifunzionale dell’agricoltura la mag-
giore garanzia di presidio e di tutela del territo-
rio montano. “Dalle nostre montagne - ha detto
Alemanno - provengono prodotti di qualità
irripetibile che rappresentano una grande risor-
sa per l’Italia.
Si tratta di un patrimonio che affonda le sue radi-
ci nella storia e nelle tradizioni del nostro popolo
e che, attraverso la trasmissione generazionale e
le politiche di sostegno adeguate, partendo dalla
montagna, potrà offrire una grande opportunità
Prati di Tivo (TE) - Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi durante la visita
sul Gran Sasso d’Italia. di sviluppo per tutto il Paese”.
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