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politica forestale
ropea di aree permanenti di con- numeriche quali la presenza o me- Prospettive per il futuro
trollo degli ecosistemi forestali. no di leggi e piani, ecc). La globalità dei problemi ambien-
La necessità di attuare gli impegni I criteri e gli indicatori sono stru- tali e forestali impone che essi ven-
presi durante la Conferenza di Rio menti utilizzati per valutare quanto gano affrontati con un’ottica al-
de Janeiro e di ampliare la gamma la gestione forestale di un Paese sia trettanto globale che però, al tem-
dei temi trattati portò nel 1993 al- sostenibile ed anche per avere in- po stesso, tenga adeguatamente
la seconda Conferenza Ministe- formazioni sui suoi boschi. Al pari conto delle differenze esistenti a li-
riale, che ebbe luogo in Finlandia, di quanto accade in altri processi re- vello locale e delle esperienze ma-
ad Helsinki. La Comunità Euro- gionali, i criteri sono gli stessi per turate nella gestione forestale: il
pea e 37 Stati sottoscrissero, per- tutta Europa mentre gli indicatori tutto in un processo che ha, quindi,
tanto, quattro nuove Risoluzioni, possono variare da Paese a Paese ed carattere collettivo e dinamico.
e concordarono la seguente defi- essere modificati ed aggiornati nel Le Conferenze Ministeriali per la
nizione di gestione forestale so- tempo. La Liaison Unit ha costitui- protezione delle foreste in Europa
stenibile: to un gruppo di consulenti, rappre- sono uno dei migliori esempi di ta-
“Per gestione sostenibile si inten- le attività corale, e si configurano
de la gestione e l’uso delle foreste e come una sorta di collana continua
dei terreni forestali condotto in un di incontri tecnici punteggiata dal-
modo e ad un tasso tale da conser- le Conferenze Ministeriali pro-
vare la loro biodiversità, produtti- priamente dette. Tutti i Paesi d’Eu-
vità, capacità di rigenerazione, vi- ropa hanno contribuito alla realiz-
talità ed il loro potenziale di svol- zazione delle Risoluzioni e delle
gere, ora ed in futuro, rilevanti dichiarazioni che costituiscono
funzioni ecologiche, economiche e l’ossatura del Processo, impe-
sociali a livello locale, nazionale e gnandosi, quindi, a sviluppare le
globale, senza causare danni ad al- relative attività calandole nelle
tri ecosistemi”. proprie realtà nazionali. È ciò che,
Alla terza Conferenza Ministeriale, ad esempio, ha fatto l’Italia nel
tenuta a Lisbona nel giugno del 2000 quando, con il contributo dei
1998, vennero firmate due nuove principali Enti pubblici ed orga-
Risoluzioni, la prima delle quali af- nizzazioni coinvolte nella gestione
fronta gli aspetti sociali mentre la forestale - tra i quali anche il Cor-
seconda contiene anche i criteri ed po Forestale dello Stato -, è stato
indicatori pan-europei di gestio- Roberto Iezzi elaborato in maniera congiunta un
ne forestale sostenibile, rispettiva- Interno di una faggeta. primo documento contenente gli
mente in numero di sei e ventisette. indicatori nazionali di gestione fo-
Per “criterio” si intende un aspetto sentanti dei principali Enti di ricer- restale sostenibile.
di particolare importanza per la ge- ca forestale europei, con lo scopo di Il Processo pan-europeo troverà
stione forestale, tanto da meritare di assisterla nel processo di revisione nella quarta Conferenza di Vien-
essere periodicamente analizzato in degli indicatori: quest’ultimo si è na un nuovo ed importante mo-
dettaglio tramite gli “indicatori”, svolto grazie ad una serie di quattro mento di analisi e sintesi delle
ovvero dati sintetici che contengo- seminari tenuti tra il 2001 ed il 2002 maggiori problematiche esistenti
no informazioni sul fattore preso in ed ospitati in vari Paesi d’Europa a livello di foreste europee: dopo
esame e dicono come si è modifica- (Liechtenstein, Danimarca, Un- di essa il testimone passerà dal-
to nel tempo: inoltre gli indicatori si gheria ed Italia) ed ha consentito di l’Austria alla Polonia, il nuovo
distinguono in quantitativi (nume- riformulare il set di indicatori, ora Paese incaricato di coordinare il
ri) e descrittivi (informazioni non arrivati al numero 36. Processo.
Criteri di gestione forestale sostenibile
1. Mantenimento ed appropriato miglioramento delle risorse forestali e loro contributo al ciclo del carbonio.
2. Mantenimento della salute e vitalità degli ecosistemi forestali.
3. Mantenimento e sviluppo delle funzioni produttive delle foreste (prodotti legnosi e non legnosi).
4. Mantenimento, conservazione ed appropriato miglioramento della diversità biologica negli ecosistemi fore-
stali.
5. Mantenimento ed appropriato miglioramento delle funzioni protettive nella gestione forestale (in particolar
modo per quel che riguarda la difesa del suolo e la regimazione delle acque).
6. Mantenimento delle altre funzioni e condizioni socioeconomiche.
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