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viaggi e avventura
GHIACCIAI
Emozionante esperienza vissuta durante un’esercitazione di salvataggio
all’interno di un crepaccio
Due ricordi contrastanti mi tornano cadenza, i due. La loro marcia ave- Vibrando colpi violenti con il mar-
alla mente quando nomino i mari di va lo scopo di vivere il rischio di ca- tello, allargò infatti la fenditura che
ghiaccio, gemme incastonate negli duta in un crepaccio nascosto dalla imprigionava il volontario infortu-
ottocento chilometri di rocce meta- neve. Intendeva volontariamente nato.
morfiche, sedimentarie, ignee; e cadervi, uno dei due alpinisti, com- Poi - assicurati dall’imbracatura - i
vette, creste, ghiacci che formano le piendo così una coraggiosa eserci- due furono riportati in superficie,
Alpi. tazione per conto del Soccorso Na- sicché tutto si concluse come pre-
La memoria di pochi anni fa, è alle- zionale Alpino e Speleologico del visto e coordinato. A parte la mia
gra, felice. Si riferisce al giorno in CAI. Tutto andò come lui desidera- paura vissuta nel veder un uomo in-
cui ho faticosamente seguito esper- va, venne sorpreso da un crepaccio, ghiottito all’improvviso.
ti di sci alpinismo che disegnavano vi cadde, e restò laggiù - nella pro- L’incidente era volontario, ma non
le loro ombre sul ghiacciaio “dei fonda e gelida fenditura - trattenu- per questo meno impressionante.
Forni”, nelle Alpi Lombarde. Un gi- to dalla cima che aveva ai fianchi il A fondo valle conclusi la giornata
gante tra i giganti. suo compagno. fotografando i rivoli d’acqua che
Salendo, camminavo con loro sul Dal fondo chiese aiuto e subito il sgorgavano alla base del ghiacciaio.
pendio di neve indurita sul sotto- compagno irradiò con la piccola ra- Era estate, faceva caldo e il ghiac-
stante letto di ghiaccio. Scric- cio si scioglieva.
chiolanti passi di scarponi con Evidenza d’un fenomeno che -
artigli d’acciaio, una presa dopo su scala vastissima - alla fine
l’altra, lenta e attenta. L’altro ri- delle glaciazioni creò i grandi la-
cordo è di segno opposto. Si ri- ghi che si insinuano come fiordi
ferisce a un’esperienza ango- alla base delle nostre Alpi. Il
sciosa, sullo sfondo delle Alpi Maggiore, il Garda, il Lario e
Venoste. Ero sul massiccio del- quello d’Iseo, con le sue isole-
la Palla Bianca (3.736 metri im- giardino. Incastonati tra i mon-
preziositi da ghiacciai perenni) ti, questi laghi riflettono il tem-
e filmavo due alpinisti in marcia. po remoto in cui formavano smi-
Un abbacinante mondo del si- surati ghiacciai, distesi sino alla
lenzio che turbammo con l’eco Val Padana.
di un elicottero. Ghiacci fattisi poi acqua alla fi-
Un velivolo del Soccorso Alpi- ne dell’era glaciale; una muta-
no sul quale ero imbarcato con zione che continua.
uno scopo preciso. In quell’area Nelle Alpi i ghiacciai, circa
alpina sdegnosamente solitaria Archivio Folco Quilici 4.000, offrono un contributo es-
raggiungevo, nel ghiacciaio del- Valle d’Aosta - Ghiacciaio del Rentor. senziale nella relazione tra uo-
la Palla Bianca, due alpinisti. mo e ambiente. Non solo dona-
Quando fui con loro, l’operatore e dio di dotazione, un allarme diretto no acqua, ma sono regolatori del cli-
io li seguimmo con le telecamere. alla sede centrale del gruppo del ma sull’intera regione. E oltre.
Dovevamo filmare quello che non soccorso alpino e di lì partì un eli- L’Adamello, il maggiore fra i ghiac-
era un’escursione in un ambiente cottero con i soccorritori. Gruppo di ciai di Lombardia, è il più grande
dal fascino straordinario. Era qual- volontari che appena giunti entra- d’Italia. È un labirinto di articola-
cosa di più difficile. rono in azione accanto alla voragi- zioni. Le ho sorvolate in elicottero,
Era un volontario confronto con i ne, con tutta la loro esperienza. E volteggiando tra pareti, creste, ve-
pericoli insidiosi celati in ogni utilizzando efficaci attrezzature. drette; osservando con ammirazio-
ghiacciaio, i temibili crepacci. Fen- Nel crepaccio, accanto all’infortu- ne il suo orizzonte di ghiaccio, il
diture profonde, a volte visibili, a nato, venne calato un soccorritore. Pian di Neve, chiuso tra due cime
volte coperti dalla neve; tranelli Avrebbe impiegato un martello che si elevano a oltre 3.500 metri.
pronti a spalancarsi, in qualsiasi pneumatico per agire sulla morsa di Spettacolo imponente, l’Adamel-
istante. ghiaccio che tratteneva l’alpinista lo. Pari a quello offerto dalle vici-
Muovevano passi con particolare caduto. ne aree glaciali dell’Ortles-Ceve-
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