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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI
letteratura, sia di taglio giornalistico sia di impronta scientifica . Il presente
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contributo intende appunto misurarsi con le forti peculiarità del caso. E punta
da un lato a chiarirne i principali elementi costitutivi, dall’altro a restituire le più
rilevanti riflessioni teoriche che ne vengono suggerite. Dietro vi è il bisogno di
inquadrare adeguatamente una questione che vede fronteggiarsi tesi e percezio-
ni contrastanti, come sempre accade quando un fenomeno criminale che susciti
un senso di pericolo e alta disapprovazione sociale irrompe o “esplode” in una
determinata comunità scuotendo antichi equilibri.
Il materiale che qui si presenterà è stato raccolto da Ilaria Meli lavorando a
un progetto di ricerca per una tesi di dottorato in corso presso l’Università “La
Sapienza” di Roma. Ed è stato filtrato e concettualizzato grazie a un confronto
continuo con Nando dalla Chiesa, coordinatore dell’Osservatorio sulla criminalità
organizzata dell’Università degli Studi di Milano (di cui Ilaria Meli fa parte), che
segue il progetto in veste di tutor esterno. Va però sottolineato che l’interesse degli
autori per l’oggetto della ricerca è antecedente al dottorato. Risale piuttosto a una
edizione, la quarta, di una particolare esperienza didattica realizzata ogni anno pro-
prio dall’ Università di Milano e che va sotto il nome di “università itinerante”. Si
tratta di un viaggio di apprendimento di gruppo compiuto di volta in volta in uno
dei luoghi simbolici della “legalità difficile” nella storia del Paese. Nell’estate del
2015 si ritrovarono perciò a Ostia circa trenta studenti e ricercatori milanesi per
svolgere un’indagine sul campo su un caso che non era ancora giunto alla ribalta
politico-mediatica. Fu una settimana fitta di incontri, colloqui informali, testimo-
nianze pubbliche, osservazione del contesto: ufficiali dei carabinieri, magistrati,
esponenti politici, giornalisti, educatori, imprenditori, professionisti, giovani dei
movimenti antimafia, informarono, spiegarono, offrirono la propria esperienza e
il proprio punto di vista, consentendo l’avvio di un percorso di analisi assai impe-
gnativo sul più ampio caso romano, che portò a organizzare alcuni seminari di
riflessione e a elaborare successivamente alcuni contributi scientifici in materia .
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(2) Per la produzione scientifica si rinvia soprattutto a Vittorio MARTONE, Le mafie di mezzo. Mercati
e reti criminali a Roma e nel Lazio, Donzelli, Roma, 2017 (cap. II); Ilaria MELI, Organized crime in
Ostia. A theoretical note, in RIVISTA DI STUDI E RICERCHE SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA, 2017,
Vol. 3, n. 4, pagg. 14-29. Alcuni elementi di analisi si trovano anche in Giuliano BENINCASA, Qui
la mafia non esiste, Castelvecchi, Roma, 2017. Per la produzione di taglio giornalistico si veda in
particolare Federica ANGELI, A mano disarmata, Baldini & Castoldi, Milano, 2018.
(3) Oltre al saggio già citato di Ilaria MELI su Ostia, si ricordano Nando DALLA CHIESA, A pro-
posito di “Mafia Capitale”. Alcuni problemi teorici, in RIVISTA DI STUDI E RICERCHE SULLA CRIMI-
NALITÀ ORGANIZZATA, 2015, vol. 1, n. 2, pagg. 1-15; e Martina MAZZEO, Mafia Capitale.
Anatomia dei protagonisti, in RIVISTA DI STUDI E RICERCHE SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA,
2015, vol. 1, n. 2, pagg. 32-56. Va pure segnalato, in questo quadro, il seminario su “Mafia
Capitale” organizzato dal citato Osservatorio presso la facoltà di Scienze Politiche Economiche e Sociali
di Milano con il dott. Michele PRESTIPINO il 22 marzo del 2016.
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