Page 47 - Rassegna 1-2016
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IL RAGGRUPPAMENTO CARABINIERI INVESTIGAZIONI SCIENTIFICHE
                     E L’EVOLUZIONE DELLA MODERNA GENETICA FORENSE

successi investigativi del Raggruppamento sono da collocare proprio in quel
periodo: i casi del serial killer donato bilancia in liguria, la scomparsa della
famiglia Carretta in emilia Romagna, l’omicidio di Cogne in valle d’aosta.

      l’evoluzione tecnologica, in seguito, ha permesso di ottenere risultati sor-
prendenti anche nei c.d. “casi freddi” o “cold cases”: l’omicidio della contessa
alberica filo della torre avvenuto nel 1991 all’olgiata e l’omicidio di elisa
Claps avvenuto a potenza nel 1993.

      l’arma dei Carabinieri, segnatamente l’allora Centro Carabinieri
Investigazioni scientifiche, alla fine degli anni ottanta, parallelamente alle ana-
loghe strutture inglesi, tedesche e americane, ha iniziato ad avviare un laborato-
rio capace di analizzare le tracce di dna. aveva colto subito la straordinaria
opportunità offerta alle indagini dalla mappatura del genoma umano, che con-
sente di stabilire la provenienza di macchie di sangue, tracce di liquido seminale,
capelli, saliva, sudore, pelle, materiale subungueale, resti cadaverici.

      fino a poco tempo prima le tecniche analitiche adottate, inerenti alla emato-
logia tradizionale (es. determinazione della specie umana e, quindi, del gruppo san-
guigno) o alla determinazione di alcuni enzimi presenti nel siero, non permetteva-
no di rispondere con certezza scientifica ai dubbi e alle perplessità da sempre con-
nesse ai delitti. era possibile esprimersi soltanto escludendo o ammettendo l’ipo-
tesi dell’esistenza di alcune analogie (ad es., la traccia di sangue lasciata sul luogo
del reato corrispondeva al gruppo sanguigno del sospettato), senza avere l’oppor-
tunità di pervenire a un esito indiscutibile. grazie all’analisi del dna oggi si può
individuare l’autore del reato, se le evidenze biologiche rilevate sulla scena di un
crimine, su un’arma o più in generale su un reperto corrispondono al suo profilo
genetico. una indagine tradizionale di biologia forense si articola in tre momenti:

      - la ricerca, la individuazione e la descrizione di tracce biologiche sulla
scena del crimine e sui reperti da essa acquisiti;

      - la caratterizzazione della natura biologica della traccia, volta a compren-
derne la natura biologica o non biologica (diagnosi generica), l’eventuale origine
umana (diagnosi di specie) e, infine, la tipologia di materiale biologico umano
(diagnosi regionale);

      - l’identificazione genetica di una traccia e, quindi, in presenza di soggetti
di confronto, l’identificazione personale del donatore di quella traccia.

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