Page 52 - Rassegna 1-2016
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STUDI GIURIDICI

      Il vantaggio di conoscere in maniera scientificamente e oggettivamente
inequivocabile le principali caratteristiche fisiche di un individuo ignoto è quello
di contribuire a tracciare l’identikit del soggetto ricercato, riducendo il campo
della ricerca e semplificando le dinamiche investigative.

      l’aspetto esteriore è il primo esempio di variabilità somatica in grado di
palesare le differenze esistenti tra soggetti. Queste possono risultare sfumate,
come per i gemelli omozigoti, o marcate, come avviene per individui non impa-
rentati.

      la rappresentazione dei connotati somatici riveste grande utilità nel
campo della criminalistica, come testimoniano gli studi condotti da lombroso
(1835-1909) per individuare l’associazione esistente tra le caratteristiche biolo-
giche e fisiognomiche personali e il comportamento criminale.

      la ricostruzione dell’identikit di un aggressore, sviluppata per mezzo di
sofisticati metodi di elaborazione grafica, resta tuttora un punto di forza per
l’inizio di un’investigazione giudiziaria.

      la variabilità somatica, più propriamente detta fenotipica, corrisponde dunque
a tutte le variazioni che possono essere osservate con l’ausilio dei sensi o per
mezzo di strumentazioni scientifiche. pertanto, la variabilità può essere anche
definita come l’insieme dei caratteri biologici che si riferiscono all’espressività
dei caratteri stessi, quindi al modo in cui i geni manifestano la loro informazio-
ne.

      la variabilità genotipica riguarda invece le differenze osservabili a livello dei
singoli geni o della sequenza del dna. poiché la formazione e la funzionalità
di un essere vivente dipendono dai propri geni, è intuibile che i due tipi di varia-
bilità sono strettamente interdipendenti. effettuando la descrizione di una
sequenza di dna si ottiene infatti una esatta corrispondenza tra fenotipo e
genotipo.

      la tecnologia dei microarray, introdotta negli anni 2000 per consentire
l’analisi dell’espressione genica, ha permesso di testare contemporaneamente
più di un milione di marcatori genetici, la maggior parte dei quali sono polimor-
fismi di singolo nucleotide ovvero SNPs. Ciò ha contribuito all’identificazione,
per mezzo di studi di associazione, di geni coinvolti nella determinazione dei
tratti fenotipici umani.

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