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CRONACHE DI IERI
Il primo Nucleo
di quel che
diventerà la banda Utilissima fu la segnalazione di un magazzino
nascosto in un bosco di Vallerano (VT), che i tedeschi
Gruppo Squadroni utilizzavano per custodire seimila fusti di benzina
destinati al rifornimento dei loro mezzi corazzati. Il
sito fu completamente distrutto, tre giorni dopo la
Carabinieri Reali segnalazione, dai bombardamenti alleati.
Non mancarono momenti di tensione. La mattina
si riunì intorno al del 10 aprile 1944, verso mezzogiorno, un drappello
di soldati tedeschi irrompeva nell’abitazione di Ago-
stina Mazzarini in via Frattina n. 46, ove avevano
Tenente Giuseppe trovato rifugio il Tenente Luigi Renzo, il Tenente
dell’8° Centro Automobilistico Ugo Naty e il parigrado
Panetta della Regia Aeronautica Francesco Vessella.
Durante la perquisizione furono scoperte nella
camera da letto le casse di armi e munizioni nascoste
dal Tenente Renzo. I tre ufficiali e la padrona di
qualche speranza in più di successo. casa furono catturati e condotti in carcere ove subi-
Nell’attesa che arrivasse l’ordine di attaccare, una rono maltrattamenti e sevizie. Nessuno di loro però
parte dell’armamento fu nascosto nei pressi del giar- riferì dell’esistenza della banda.
dino zoologico, dove era impiegato il Maresciallo Poche ore dopo l’arresto di via Frattina, il Tenente
Maggiore Filadelfio Pulia; una mitragliatrice con Falavolti riferì al Capitano Gargini dell’accaduto.
una cassetta di munizioni fu occultata dallo stesso Lo stesso Renzo, dal carcere, riuscì a far giungere la
Cargini nella propria abitazione, pronta per l’assalto notizia al suo comando che, nella stanza da letto
alla caserma Pastrengo che aveva pianificato per perquisita dai tedeschi, custodiva all’interno di una
vendicare l’onta subita il 7 ottobre. Altre due cassette piccola cassetta l’elenco con i nomi e gli indirizzi
di armi furono portate in una abitazione privata dal dei 50 uomini della sua sezione. La situazione si
Tenente Luigi Renzo. presentò subito drammatica. Qualora quell’elenco
Sempre grazie all’aiuto del Maggiore Caffarelli fosse caduto nelle mani dei tedeschi non solo l’intera
furono inviati all’interno dell’8° Centro Automobi- banda, ma tutto il Fronte Clandestino di Roma ri-
listico 20 carabinieri della banda agli ordini di due schiava di essere smantellato.
sottufficiali sotto le vesti di soldati sbandati che si Occorreva agire con celerità e prudenza. Fu deciso
ripresentavano al reparto. Gli infiltrati avevano il di tornare nell’abitazione per recuperare il prezioso
compito di salvaguardare, qualora necessario anche documento. Immediatamente fu elaborato un piano.
con l’uso delle armi, il parco automobilistico da Tutto doveva sembrare come se si stesse procedendo
eventuali razzie tedesche. ad una perquisizione. Per questo fu interpellato un
In attesa di compiere delle vere e proprie azioni ar- infiltrato nella P.A.I., il Vice Brigadiere Antonio
mate, gli uomini della banda praticarono una proficua Lapi, al quale fu affidato il compito di rimanere al-
ed efficace azione di intelligence. Preziosi furono i l’esterno dello stabile di via Frattina in modo da
dati forniti circa i movimenti delle truppe germaniche, far credere ad un’irruzione della polizia fascista.
la localizzazione di campi minati e di depositi nemici. Si passò subito all’azione. Mentre il Lapi restava di
42 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II