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CRONACHE DI IERI
I CARABINIERI “GIUSTI TRA LE NAZIONI”
Nel 1953, per ricordare i martiri della Shoah, venne Mauro, e infine a Pugliano, nel Montefeltro. Del ma-
creato a Gerusalemme il Memoriale di Yad Vashem, resciallo Carugno, uno degli ebrei salvati ha ricordato:
sul Monte della Rimembranza, nel quale ad ogni «Ci aiutò senza nessun compenso. All’inizio, come ci
Giusto è stato dedicato un albero, secondo l’insegna- disse, compì il suo dovere, ma se ci avesse mandato
mento del profeta Isaia. Dei “Giusti tra le Nazioni”, ri- fuori dalla zona di sua competenza, nessuno avrebbe
conosciuti tali da una speciale commissione (che ancora potuto incolparlo di non aver comunque fatto il suo
oggi opera sulla base di una severa valutazione delle dovere, o di aver cooperato col nemico. Lui era un fe-
testimonianze raccolte tra i sopravvissuti), fanno parte delissimo del Re ed eseguiva gli ordini senza esitare.
quattro militari dell’Arma dei Carabinieri: Giacomo Col tempo, fra lui e mio suocero si allacciò una vera
Avenia, Osman Carugno, Carlo Ravera ed Enrico amicizia. Il suo comportamento era da amico e non da
Sibona. Erano tutti in servizio nelle province del Nord uno che eseguiva ordini. Quando uscimmo dal territorio
Italia occupate dai nazisti dal 1943 e, pertanto, nelle di sua competenza, lasciò tutto e venne ad aiutarci».
condizioni più difficili per offrire aiuto agli ebrei per- Il maresciallo dei carabinieri Enrico Sibona, in servizio
seguitati. Altri militari dell’Arma subirono (senza farne a Maccagno (nella provincia di Varese) dal 1939 al
ritorno) la deportazione nei campi di concentramento 1946, protesse dalla deportazione alcuni ebrei che ri-
tedeschi per le loro scelte coraggiose. siedevano nel paese, favorendo la loro fuga. Tradito da
Il primo ad essere accolto nella famiglia dei Giusti (nel un delatore, Sibona fu internato in un campo di con-
gennaio 1975) fu il maresciallo dei carabinieri di Alba centramento tedesco, dal quale uscì fortunosamente
(Cuneo) Carlo Ravera, che (insieme con la moglie vivo. Per il suo impegno di solidarietà, pagato a caro
Maria) svolse un ruolo fondamentale per salvare dodici prezzo, il 4 ottobre 1992 l’Istituto Yad Vashem gli ha
famiglie di ebrei profughi dalla Jugoslavia. Nel 1985 conferito l’alta onorificenza di Giusto tra le nazioni. Il
lo stesso riconoscimento è toccato al maresciallo Osman 2 agosto 1999 ha ottenuto lo stesso riconoscimento il
Carugno, comandante della Stazione dei Carabinieri maresciallo Giacomo Avenia, che a Calestano (Parma)
di Bellaria (Rimini), che durante la guerra affiancò un prese parte al salvataggio della famiglia Mattei, ebrei
albergatore (Ezio Giorgetti, primo in ordine di tempo profughi da Fiume. A tenere nascosti i tre componenti
tra i Giusti italiani) per portare in salvo trenta ebrei: della famiglia furono il podestà Ugo Gennaio, la
per sfuggire alla cattura da parte dei nazisti, furono famiglia Barbieri (il cui capo Ostilio fu deportato in
nascosti prima a Bellaria, poi a Igea Marina e a San Germania) e un sacerdote, don Ernesto Ollari.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II 37