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CRONACHE DI IERI
di quella che diventerà una vera e propria banda di
“carabinieri partigiani”.
Dopo un inutile tentativo di raggiungere il meridione
varcando la linea del fronte per unirsi all’avanzata
alleata, ai carabinieri altro non restava che darsi
alla macchia e intraprendere la lotta armata all’interno
di quella complessa rete che si stava radunando nel
“Fronte Clandestino di Resistenza” guidato dal Ge-
nerale Filippo Caruso.
Il 1° novembre 1943, per il tramite del Capitano
Carmelo Blundo, ufficiale di collegamento tra il
Fronte e le bande carabinieri, al Capitano Ugo
Gargini fu affidato l’incarico di organizzare, formare
e armare la banda Gruppo Squadroni Carabinieri
Reali.
Al nucleo iniziale si aggiunsero altri 70 uomini del
disciolto reparto a cavallo e altri militari dell’Arma
a piedi radunati dal Capitano Gargini.
La formazione iniziò ad operare dovendo far fronte a
varie difficoltà: continuamente braccati dalla polizia
nazifascista, senza viveri a sufficienza né armi. Grazie
all’attività del Capitano Gargini in brevissimo tempo
tutti gli elementi della banda poterono finalmente
contare su piccole ma essenziali somme di denaro,
elargite inizialmente da privati cittadini e in seguito BIGLIETTO RINVENUTO LUNGO LA STRADA FERRATA VERSO IL
dal Fronte Clandestino di Resistenza. NORD (1943):
<<SIAMO STATI FATTI PRIGIONIERI, I CARABINIERI DELLA
Tutti gli affiliati furono muniti di una carta annonaria CAPITALE - SPERIAMO DI RITORNARE PRESTO - CORDIALI SALUTI
per accedere ai generi alimentari, di permessi di sog- DA TUTTI - VIVA IL RE>>
giorno e di documenti d’identità con false generalità.
Il fine era quello di creare una struttura operativa ognuna, ciascuna competente su una zona di Roma:
che avrebbe agito alla luce del sole, per le vie e in la sezione comandata dal Tenente Giuseppe Panetta
tutti gli angoli della Capitale, con l’incarico di tra- agiva nei quartieri Parioli e Monte Sacro, la sezione
smettere ordini, far circolare denaro e fornire notizie comandata dal Tenente Ugo Falavolti era competente
in attesa di poter partecipare alle operazioni militari. sulla zona Termini-San Giovanni, quella comandata
Nel gennaio del 1944 la banda era considerata una dal Tenente Manlio Jannaccone operava nell’area
unità d’avanguardia del Fronte Clandestino di Resi- compresa tra il Colosseo e San Sebastiano e, infine,
stenza, costituita da personale scrupolosamente se- la sezione comandata dal Sottotenente Luigi Renzo
lezionato. L’organico aveva raggiunto le 200 unità, era attiva in zona Prati-Monteverde. Ogni squadra
la maggior parte delle quali carabinieri. La formazione a sua volta era suddivisa in aliquote, ciascuna al co-
era suddivisa in quattro squadre da cinquanta unità mando di un sottufficiale o di un graduato, composte
40 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO II