Page 9 - Forestale N. 86 maggio - giugno 2015
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In secondo luogo, il Paese era caratterizzato da  naturali”.  Nei  primi  anni  del  Regno,  mentre
          un’economia  ancora  fortemente  arretrata,  da  veniva  organizzata  l’Amministrazione  forestale
          un  basso  livello  di  industrializzazione,  cui  si  ed avviata la prima Scuola per la selvicoltura, i
          devono  aggiungere,  per  larghe  fasce  della  boschi  venivano  ancora  considerati  dal
          popolazione,  analfabetismo  e  condizioni  di  Ministero delle Finanze un bene utile per otte-
          vita a livelli inaccettabili dal punto di vista sani-  nere facilmente  risorse economiche attraverso il
          tario  e  dell’alimentazione.  L’Italia,  inoltre,  taglio e la commercializzazione del legname. Al
          presentava forti disparità tra Nord e Sud, con  principio  del  “fare  cassa  subito”  si  sarebbero
          un’agricoltura male organizzata, basata ancora  volentieri  sacrificate  molte  foreste  italiane,  se
          sul latifondo, ed un’endemica “fame” di terra.  alcuni  illuminati  uomini,  e  fra  questi  Luigi
          In un quadro così complesso, complicato dagli  Luzzatti ed alcuni Direttori generali del Corpo,
          assetti internazionali condizionati dalla politica  non avessero contrapposto una “visione  socia-
          delle grandi “superpotenze” dell’epoca (In ghil -  le”  del  bosco  inteso  come  bene  da  tutelare,
          terra, Francia, Impero austro-ungarico e Russia)  proteggere ed arricchire nell’interesse della col-
          in  cui  l’Italia  stentava  ad  affermarsi,  il  mondo  lettività.  Per  troppo  tempo,  infatti,  i  boschi
          forestale necessitava di chiari indirizzi e risorse  italiani avevano subito uno sfruttamento incon-
          economiche sufficienti per poter iniziare a pro-  trollato che ne aveva impoverito l’estensione e la
          grammare  attività  ed  intereventi  destinati  al  consistenza. Non va dimenticato che per secoli
          territorio. Ciò non era per nulla scontato. Infatti,  il  legno  ha  rappresentato  una  delle  principali
          dovevano essere superati ostacoli quali  la con-  materie prime  per il settore delle costruzioni,
          trapposizione  “terre  per  l’agricoltura  e  la  per  la  realizzazione  delle  flotte  mercantili  e
          pastorizia / terreni boscati” e “necessità di bilan-  militari  e  una  fonte  di  energia  di  notevole
          cio  /  gestione  ed  incremento    delle  risorse  importanza.  Accanto alle necessità delle case











































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