Page 4 - Forestale N. 86 maggio - giugno 2015
P. 4

ForEStalE / attualità

          CoME CUStoDirE




          il CrEato







          Nella luce di Francesco d’assisi, pubblicata la prima
          enciclica sull’ambiente, indirizzata a tutti. Duecento pagine

          in cui il Papa chiede di non maltrattare nostra sorella terra
          di Giacomo Cesario

               apa Francesco mostra di tenere molto ai  all’inizio  della  storia,  ma  a  ciascuno  di  noi  ;  è
               temi  dell’ecologia  e  dell’ambiente,  resi  parte del suo progetto; vuol dire far crescere il
               scottanti  dalla  cronaca.  Lo  fa  in  modo  mondo  con  responsabilità,  trasformarlo  perché
          P diretto,  concreto,  convinto,  ponendoli  al  sia un giardino, un luogo abitabile per tutti”. Si
          centro dell’attenzione e, lasciando da parte i toni  tratta di chiedersi come salvare l’uomo dagli squi-
          retorici e declamatori, sta sul terreno dell’effetti-  libri  del  pianeta  governato  da  profitto  e
          vo dialogo aperto a tutti. Di certo l’apertura e il  consumismo,  come  costruire  la  pace  nella
          confronto interdisciplinare sui molti problemi e  “nostra casa comune” dove tutti possano sentirsi
          interrogativi  riguardanti  il  duro  e  affascinante  accolti,  amati,  perdonati;  sicché  la  salvaguardia
          compito dell’uomo nell’universo sono la chiave  del creato, la cura per l’ambiente, non possono
          di comprensione  dell’enciclica di Francesco resa  essere  disgiunti  da  quella  che  il  Papa  chiama
          nota  il  diciotto  giugno  e  dedicata  alla  cura  del  “ecologia umana”. Entrambe, creazione e società
          creato, dono che Dio ci dà. Che è “rivolta a tutti”
          e a tutti è richiesta una “rinnovata attenzione alle
          situazioni di degrado ambientale”. Il titolo è ripre-
          so  dalla  tenerissima  espressione  del  Poverello
          d’Assisi “Laudato sii, mi Signore, per sora nostra
          madre terra!”, racchiusa nel Cantico delle Creature
          diventato celebre e tutt’ora profondamente attua-
          le.  Concetti  di  frequente  ribaditi  dal  Pontefice
          secondo cui “la terra è generosa e non fa mancare
          nulla a chi la custodisce. La terra, che è madre per
          tutti, chiede rispetto e non violenza o peggio anco-
          ra arroganza da padroni. Dobbiamo riportarla ai
          nostri figli migliorata, custodita, perché è stato un
          prestito che loro hanno fatto a noi”.
          è  chiaro  che  la  sfida  del  Papa  sulle  tematiche
          ambientali di interesse universale non muove da
          visioni ideologiche, ma il punto di partenza rima-
          ne il Libro della Genesi dove si dice esplicitamente
          che “Dio pose l’uomo e la donna sulla terra per-
          ché  la  coltivassero  e  la  custodissero”.  Dunque
          l’uomo al centro, nel solco della tradizione, stan-
          do  alla  “indicazione  di  Dio  data  non  solo

                                                                          Il Forestale n. 86 - 5
   1   2   3   4   5   6   7   8   9