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Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale dell’ALTA MURGIA
l Parco Nazionale dell’Alta Murgia nasce con legge 9 dicembre 1998,
n. 426; il relativo Ente di gestione è stato istituito con il D.P.R. 10
Imarzo 2004 (G. U. N. 152 del 1° luglio 2004). Ha una superficie com-
plessiva di 68.033 ettari, tutti ricompresi nel Sic/ZPS Murgia Alta (rete
Natura 2000), ripartiti in tre zone a tutela differenziata. Il Parco si esten-
de tra le province di Bari e quella di Barletta, Andria e Trani (BT), le
Comunità montane della Murgia Nord Occidentale e della Murgia Sud
Orientale, interessando i territori di 13 Comuni che complessivamente
contano circa 450.000 abitanti .
Il paesaggio dell’alta murgia è assai caratteristico; lievi ondulazioni
del terreno si alternano ad avvallamenti doliniformi, con fenomeni carsi-
ci superficiali rappresentati dai puli e da inghiottitoi. Il substrato è costi-
tuito da calcare creataceo, generalmente ricoperto da calcarenite pleisto-
cenica. È una delle aree cd. pseudo-steppiche più vaste d’Italia, con vege-
tazione erbacea ascrivibile ai Festuco-brometalia. Intensa è stata l’opera
di trasformazione dell’uomo su questo territorio, tanto da aver modifica-
to profondamente lo stato della vegetazione e del paesaggio originario.
Non è chiaro quale localizzazione ed estensione abbiano mai avuto i
boschi, la cui superficie ammonta a 11.000 ettari, caratterizzata dalla
presenza di impianti artificiali di conifere, cedui, mentre le specie autoc-
tone prevalenti sono la roverella, il fragno, la quercia spinosa, il leccio, il
cerro e il farnetto. In questo territorio sono state censite circa 1500 spe-
cie vegetali, ossia il 25 per cento delle specie presenti su tutto il territorio
nazionale. Di particolare rilevanza e varietà sono i micropaesaggi dei
licheni, dei muschi, delle steppe a graminacee o lande. Nei pascoli, ove si
sviluppano le specie endemiche più rappresentative, tra cui le orchidee
selvatiche, alcune porzioni sono cespugliate, altre arborate. Lo strato
erboso è costituito principalmente da graminacee e si caratterizza per la
presenza di ferule e asfodeli. Le superfici a pascolo, che caratterizzano la
maggior parte del territorio, hanno subito nel corso degli anni intense
trasformazioni; con l’uso di tecniche e soprattutto mezzi agricoli pesanti,
l’uomo ha provveduto a frantumare il banco di roccia affiorante, la cd.
murgia da cui il parco prende il nome, con effetti deleteri sul piano eco-
logico, dell’equilibrio idrogeologico e paesaggistico. La fauna più signifi-
cativa che colonizza questi ambienti è costituita dall’avifauna, caratte-
rizzata da circa 75 specie rappresentando il 43% delle 178 specie nidifi-
canti a livello regionale. Di particolare interesse è il gruppo dei rapaci:
oltre alla poiana, lo sparviero e il lanario, l’Alta Murgia ospita la popo-
lazione più importante e numerosa d’Europa del Falco naumanni, ovve-
ro comunemente noto come grillaio, specie minacciata a livello globale e
che l’U.E. individua come “specie prioritaria di conservazione”. L’am-
176 - SILVÆ - Supplemento al n. 12