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Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale del GARGANO


            Daunia Risi, nidificano, svernano o sono estivanti l’Airone rosso, il Cava-
            liere d’Italia, lo Svasso, il Moriglione, lo Smergo, il Tirabuso, la Spatola,
            la Sgarza ciuffetta, la Garzetta, la Folaga, il Germano reale, il Fischione,
            l’Anatra. Nel Lago di Varano svernano i Cormorani, mentre nelle Saline
            di Margherita di Savoia, residuo delle paludi sipontine, sono svernanti ed
            estivanti i Fenicotteri. Nelle zone steppose del Gargano sono presenti la
            Gallina prataiola, l’Averla, l’Occhione, la Calandra; in quelle rupestri il
            Gufo reale, il Capovaccaio e il Lanario; in quelle boschive il Picchio, di
            cui sono presenti cinque specie, l’Assiolo, il Luì verde; sulla costa il Falco
            pellegrino e la Rondine rossiccia; sono inoltre presenti sul territorio il
            Corvo imperale, il Nibbio reale, la Poiana, il Gheppio, il Falco pec-
            chiaiolo, il Falco cuculo e lo Sparviero; il Gabbiano reale nidifica sulle
            falesie delle Tremiti, caso unico in tutta la Puglia.
               Di mammiferi, essendo scomparsi purtroppo ormai da tempo in segui-
            to alla caccia sistematica i grandi carnivori (Orso, Lupo, Lince), e i gran-
            di ungulati, fatta eccezione per un gruppo di Daini e Mufloni reintrodot-
            ti, restano comunque presenze molto significative. In particolare si segna-
            la quella del Capriolo, con un nucleo di individui considerati fra i pochi
            veramente autoctoni dimoranti nel nostro Paese. Sono presenti inoltre
            numerosi mammiferi legati al bosco, i più comuni dei quali sono il cin-
            ghiale (Sus scrofa), la volpe (Vulpes vulpes), la faina (Martes foina), la
            donnola (Mustela nivalis), il tasso (Meles meles) e alcune specie di chirot-
            teri; più rari sono invece il gatto selvatico (Felis silvestris), la martora
            (Martes martes). Notevole è il pascolo degli ungulati domestici rappre-
            sentati anche da razze locali quali la Vacca podolica e la Capra gargani-
            ca. I maiali sono spesso lasciati allo stato brado rendendo possibili gli
            incroci con congeneri selvatici; molto intenso è inoltre il fenomeno del
            randagismo canino.
               Non mancano i rettili e gli anfibi, con diciassette specie censite: il Biac-
            co, il Cervone, il Colubro di Esculapio, il Colubro liscio, il Geco verru-
            coso, la Lucertola campestre, la Luscengola, la Natrice dal collare, il
            Ramarro, la Vipera comune, la Rana greca, la Rana verde, il Rospo
            comune, la Testuggine, la Tartaruga palustre, il Tritone crestato e il Tri-
            tone italico. Tra la fauna che frequenta i boschi del Gargano va citato
            innanzi tutto il capriolo garganico (capreolus capreolus), che grazie all’i-
            solamento geografico del promontorio costituisce una singolarità zoologi-
            ca di inestimabile valore. Presente in tutto il promontorio agli inizi del
            ‘900, oggi è presente nella sola Foresta Umbra, a causa della distruzione
            dei boschi e del bracconaggio, che ne hanno ridotto progressivamente il
            numero e la diffusione. Le poche decine (circa 60) di esemplari rifugiati
            nel cuore della foresta prediligono la faggeta d’alto fusto con il tipico sot-

                                                        SILVÆ - Supplemento al n. 12 - 167
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