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Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale del VESUVIO


            europaeus), particolarmente diffuso,  il Mustiolo (Suncus etruscus),  la
            Crocidura minore (Crocidura suaveolens). Tra i secondi si ricordano il
            Ghiro (Glis glis), il Topo quercino (Eliomys quercinus), il Topo selvatico
            (Apodemus sylvaticus)  ed il Moscardino (Muscardinus avellanarius).
            Sono presenti anche due specie di lagomorfi: il Coniglio selvatico (Oryc-
            tolagus cuniculus), protagonista di una notevole espansione demografica,
            e la Lepre europea (Lepus europaeus). I predatori sono rappresentati
            dalla Volpe (Vulpes vulpes), diffusa anche nelle aree densamente antro-
            pizzate, la Faina (Martes foina), anch’essa presente in tutto il territorio,
            con una predilezione per le aree forestali, e la Donnola (Mustela nivalis),
            comune soprattutto nel versante sommano.
               Tra i rettili rinvenibili nell’area del parco vi sono il Cervone (Elaphe
            quatorlineata) ed il Saettone (Elaphe longissima), entrambi molto rari,
            la Vipera comune (Vipera aspis), presente in particolare  negli ambienti
            forestali, ed il Biacco (Coluber viridiflavus), che frequenta quasi tutti gli
            habitat, compresi quelli antropizzati. Due le specie di anfibi di cui è stata
            accertata la presenza nel territorio vesuviano: il Rospo smeraldino (Bufo
            viridis) e la Rana verde (Rana esculenta). Per quanto riguarda, infine,
            gli  invertebrati, si contano 44 specie di lepidotteri diurni, 8 famiglie di
            apoidei e formicidi, tutte rappresentate da numerose specie, e molti altri
            taxa, in parte ancora da catalogare.
               Il Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di San Sebastiano al
            Vesuvio, nell’ambito del territorio del parco, svolge tutte le funzioni pre-
            viste dal DPCM del 5 luglio 2002, oltre ai compiti propri del Corpo. Que-
            sti ultimi vengono assicurati anche nella parte di territorio dei tredici
            comuni del Parco ricadente all’esterno dell’area protetta.
               Di particolare rilievo risulta essere l’attività di sorveglianza del terri-
            torio ai fini della prevenzione e repressione degli illeciti in campo
            ambientale. Al riguardo, il personale è impegnato soprattutto nei con-
            trolli sul rispetto della normativa edilizia, di quella riguardante lo smal-
            timento dei rifiuti, l’inquinamento, le attività estrattive, la protezione di
            fauna e flora. Nell’ambito dei compiti espletati alle dipendenze funzio-
            nali dell’Ente parco, di notevole impegno è il controllo sul rispetto delle
            ordinanze, degli atti autorizzativi e dei nulla osta prodotti dall’Ente
            medesimo.
               Tra gli altri compiti, va menzionato il servizio di assistenza ai fre-
            quentatori del parco nei momenti di maggiore afflusso turistico ed in
            occasione di vari eventi e di visite di scolaresche.
               Crescente è l’attività di educazione e sensibilizzazione ambientale
            svolta presso le scuole, anche con  riferimento alle problematiche del ter-
            ritorio vesuviano ed ai connessi compiti istituzionali del Corpo.

                                                        SILVÆ - Supplemento al n. 12 - 145
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