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Coordinamento Territoriale per l’Ambiente per il Parco Nazionale del VESUVIO


                      l Parco Nazionale del Vesuvio è stato istituito con D.P.R. del 5 giugno
                      1995. Esso è nato per il grande interesse geologico, biologico e storico
                  Idel territorio vesuviano e con lo scopo di difendere dall’aggressione
                  antropica e valorizzare uno dei vulcani più famosi al mondo, ritenuto
                  anche uno dei più pericolosi per l’intensissima crescita urbana verifica-
                  tasi negli ultimi decenni intorno alle sue pendici.
                     Comprende parte dei territori di 13 comuni, tutti ricadenti in pro-
                  vincia di Napoli: Boscoreale, Boscotrecase, Ercolano, Massa di Somma,
                  Ottaviano, Pollena Trocchia, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano
                  al Vesuvio, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre del
                  Greco, Trecase. Nel perimetro dell’area protetta sono incluse la Riser-
                  va Forestale di Protezione Tirone-Alto Vesuvio, gestita dall’Ufficio Ter-
                  ritoriale per la Biodiversità di Caserta, due aree p.S.I.C. ai sensi della
                  Direttiva 92/43/CEE (Direttiva “Habitat”) ed un’area Z.P.S. ai sensi
                  della Direttiva 79/409/CEE (Direttiva “Uccelli”) Il Parco Nazionale del
                  Vesuvio - insieme alla fascia costiera circostante, rientra nella Riserva
                  della Biosfera MAB-UNESCO denominata “Somma-Vesuvio e Miglio
                  d’Oro”.
                     Il regolamento del parco è in fase di adozione da parte del Consiglio
                  Direttivo dell’Ente; attualmente trovano applicazione 11 regolamenti
                  parziali. Il Piano per il parco ed il piano pluriennale economico e sociale
                  sono all’esame del Consiglio regionale della Campania.
                     Il territorio del Parco Nazionale del Vesuvio  abbraccia il complesso
                  vulcanico del Somma-Vesuvio, tipico esempio di vulcano a recinto, costi-
                  tuito da un cono esterno tronco, il Monte Somma, con cinta craterica in
                  gran parte demolita e di forma semicircolare, entro cui si trova un altro
                  cono rappresentato dal Vesuvio, o Gran Cono, ancora attivo. Il M.
                  Somma (1.132 m s.l.m.), che rappresenta ciò che resta dell’antico vulca-
                  no, ed il Vesuvio (1.281 m s.l.m.), formatosi presumibilmente durante l’e-
                  ruzione del 79 d.C., appaiono morfologicamente distinti, separati da una
                  vasta depressione, la Valle del Gigante - suddivisa in Atrio del Cavallo e
                  Valle dell’Inferno - che costituisce la parte interna residua della vecchia
                  caldera. Il vulcanismo nell’area del complesso Somma-Vesuvio è iniziato
                  circa 400.000 anni fa, come indicato dalla presenza di lave e tufi interca-
                  lati a sedimenti marini.
                     Il complesso si è formato in seguito all’alternanza di eruzioni effusive,
                  caratterizzate dalla messa in posto di lave e prodotti di caduta, e di eru-
                  zioni esplosive (Pliniane), con fuoriuscita di grandi quantità di ceneri,
                  lapilli e scorie, soprattutto di colate piroclastiche (nubi ardenti con altis-
                  sima densità e temperatura), surge e base-surge (nubi costituite preva-
                  lentemente da vapor d’acqua) e lahar (colate di fango).


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