Page 11 - Rassegna 4-2016
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LIBRI
Per difendere Napoli perfi- volta un posto diverso. anche giovanissimi.
no i colleghi già pensionati
si rimisero l’uniforme. C’era poco da stare a discu- Avevano l’entusiasmo
A Roma si armarono gli
allievi della Scuola, uno tere. dell’età, la generosità del-
stuolo di ragazzi ai quali fu
di esempio, fra gli altri, il L’ordine era combattere, l’incoscienza. Volevano
capitano Orlando De
Tommaso. L’ufficiale si arruolare ancora più cara- arruolarsi come partigiani.
spense combattendo alla
Magliana il 9 settembre binieri, recuperare In più di una circostanza,
1943. La sua, una Medaglia
d’Oro al Valor Militare moschetti e munizioni». quando si trovò davanti
davvero meritata.
Ancora nella Capitale, la Furono tutti catturati. poco più che adolescenti,
rete clandestina del genera-
le Filippo Caruso riuscì a Frignani e Aversa saranno Bianco non se la sentì e
condurre un’opera di resi-
stenza e sabotaggio che si fra i dodici carabinieri tru- preferì rispedirli indietro.
snodò in tutta l’Italia cen-
trale. Nei giorni di Roma cidati alle Fosse Ardeatine; C’erano già troppe madri
Città Aperta alcuni dei suoi
seimila carabinieri, fra i si salverà il generale che soffrivano».
quali spiccano figure come
il tenente colonnello Caruso. Rina Frignani, In Toscana il carabiniere
Giovanni Frignani e il capi-
tano Raffaele Aversa, pro- costretta ad assistere alle Vittorio Tassi, fra i più atti-
tagonisti dell’arresto di
Mussolini, si incontravano torture inflitte al marito, ha vi nella guerriglia, fu cattu-
per pianificare azioni sot-
terranee. lasciato un toccante ricor- rato, costretto a scavarsi la
«Erano riunioni carbonare»
annota Andrea Galli, croni- do dell’ultima volta in cui fossa e ucciso. Nel periodo
sta della storia. «Una o due
volte alla settimana, non di lo vide: «Otto, dieci uomini alla macchia si prese cura
più. Se, dove e come si
poteva. All’aperto, in una erano ancora attorno a lui e del volontario Renato
cantina, alle tre di notte
dopo aver camminato per ognuno sfogava su di lui il Magi, un giovanissimo che
chilometri in città. Ogni
suo istinto bestiale; chi sognava di entrare
aveva in mano un grosso nell’Arma. Invano il milita-
pallone che gli batteva sullo re gli spiegava che non era
stomaco e sul ventre; chi gli possibile.
conficcava lunghissimi spil- Cito ancora dal nostro
li nelle carni e sotto le volume: «Una sera Tassi
unghie. Egli non emetteva prese il portafoglio.
un gemito». Estrasse due alamari.
Tra le Marche e l’Abruzzo, Applicò il primo sul pro-
le squadre messe insieme prio bavero e il secondo sul
dal capitano Ettore Bianco petto di Magi. Il ragazzo
e dal tenente Carlo Canger giurò fedeltà all’Italia,
contrastarono il nemico all’Arma e ai partigiani. Un
con grande efficacia e battesimo in tempo di
modesti mezzi, pagando un guerra, un’investitura di
alto tributo di sangue. fiducia».
Reclutarono volontari di In Emilia e Piemonte erano
ogni estrazione con un solo attive altre formazioni gui-
limite, che l’autore riporta. date dall’Arma, come
«Da Teramo erano arrivati Andrea Galli si è fatto rac-
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