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LIBRI




               A seconda delle fonti accessibili è narrata la vita del decorato ma anche il perio-
             do storico e il luogo in cui si è trovato ad agire, chiudendo poi con la descrizione
             dell’atto di coraggio del militare che ha dato luogo poi al riconoscimento formale.
             La presenza di un apparato iconografico rappresenta, a nostro parere, il ben riusci-
             to tentativo di corredare alle gesta del singolo un volto ed una umanità, capaci di
             permettere l’immedesimazione da parte del lettore, oltre che a far percepire una
             importante vicinanza con i protagonisti. La scelta di riportare in grassetto la moti-
             vazione della ricompensa in una zona separata del testo, inoltre, contribuisce a dare
             un rilievo ancora maggiore alla motivazione mettendola in evidenza, sicché sfo-
             gliando il libro si possa capire già da essa la vicenda.
               Il  Colonello  Giancarlo  Barbonetti,  in  congedo  dal  2011  e  già  Capo  Ufficio
             Storico  del  Comando  Generale  dell’Arma,  ha  ottenuto  diversi  riconoscimenti
             durante il corso della sua carriera, tali da permettergli di rimanere una voce onore-
             vole nel panorama storico-militare. Il 25 ottobre 2023, purtroppo, l’autore è venuto
             a mancare all’età di 66 anni ma la sua memoria vive ancora nei ricordi di quanti
             hanno collaborato con lui. Il merito di inserire l’Arma dei Carabinieri all’interno
             dell’articolo  41,  comma  6  del  Codice  dei  Beni  Culturali  e  del  Paesaggio  è  del
             Colonnello Barbonetti, formalizzando ancora una volta in sostanza l’autonomia
             dall’amministrazione archivistica al pari delle altre Forze Armate. Sempre durante
             il suo mandato fu possibile avviare quel progressivo processo di apertura degli
             archivi dell’Arma che permise alla professoressa Anna Maria Casavola di poter
             pubblicare nel 2008 il volume “7 ottobre 1943”, dedicato alla cattura e alla depor-
             tazione dei Carabinieri in servizio a Roma. Rimangono di lui, i suoi lavori atti alla
             valorizzazione dell’Arma, i traguardi da lui ottenuti e il ricordo di quanti lo hanno
             conosciuto ed hanno avuto la possibilità di collaborare con lui.
               Il volume rappresenta, senza dubbio alcuno, un validissimo supporto per stu-
             diosi ed appassionati, svolgendo l’importantissimo compito di far tacere la tradi-
             zione per poter dar vita alla storia, una storia fatta di uomini che, senza nulla chie-
             dere ed andando oltre al loro dovere, hanno compiuto una scelta ben precisa: quel-
             la di chi antepone alla salvaguardia personale la protezione della collettività e degli
             indifesi, quella che appartiene a coloro i quali ritengono che l’onore sia più caro
             della vita stessa; quella che dimostra in maniera inequivocabile cosa voglia dire
             assumersi  la  responsabilità  della  protezione  del  prossimo  a  qualsiasi  costo.
             Ricordare quanto accaduto ha una funzione bivalente: da una parte di onorare i
             nostri predecessori rendendo loro il giusto tributo, dall’altra di esser d’esempio ai
             posteri, perché meglio sappiano cosa voglia dire essere un Carabiniere, rendendo
             tangibili  i  valori  alla  base  della  scelta  etica  di  dedicare  la  vita  al  prossimo,  sino
             all’estremo sacrificio. Non resta che consigliare la lettura di questo volume augu-
             rando ai nostri lettori una piacevole scoperta di importanti parti della nostra storia.

                                                                                Sottotenente
                                                                          Andrea Quaranta










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