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INSERTO
A fini puramente esemplificativi, è possibile distinguere diverse forme di violenza:
a. la violenza fisica;
b. la violenza psicologica;
c. la violenza socio-economica;
d.la violenza sessuale;
e. gli atti persecutori (conosciuti anche come stalking);
2;
f. la violenza domestica
g. la violenza assistita.
a. La violenza fisica è più facilmente individuabile e consiste nell’uso inten-
zionale della forza fisica che può causare un danno fisico che va dal semplice
dolore, alle percosse, alle lesioni arrivando anche a causare potenzialmente la
morte; possono essere inclusi anche comportamenti di trascuratezza, quali la
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privazione del cibo e/o di cure mediche, o il sequestro .
b. La violenza psicologica, consiste nell’utilizzo della comunicazione verbale e
non verbale con l’intento di danneggiare un’altra persona mentalmente o emo-
tivamente, anche al fine di esercitare un controllo su di essa. Le manifestazioni
possono essere ricercate negli insulti, nelle ingiurie, nel rifiuto della comunica-
zione, nelle rivalse sui figli, negli atti provocatori o ritorsivi, nonché in tutti quei
comportamenti finalizzati a controllare, svalorizzare, umiliare e sottomettere la
vittima. Si tratta di una grave forma di perversione relazionale che rende le
donne talmente assuefatte e dipendenti da essere, a volte, inconsapevoli rispetto
a ciò che sta loro accadendo, giungendo a volte a convincersi della bontà e della
veridicità di quanto viene loro detto, facendo proprie le ragioni del maltrattante,
che spesso è un abile manipolatore. Proprio per la sua natura intangibile, la vio-
lenza psicologica è la più difficile da individuare, definire e denunciare, ma è
molto insidiosa, perché indiretta, costante e ripetuta. Nonostante sia sottoso-
glia, la ricerca suggerisce che l’impatto dell’aggressività psicologica da parte di un
partner intimo è altrettanto significativo quanto la violenza fisica da parte del
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partner intimo , inoltre la violenza psicologica precede spesso la violenza fisica
2 La definizione di tale violenza è stata esplicitata nella Convenzione di Istanbul (in Italia rati-
ficata in legge nr. 77/2013) che definisce il termine all’art. 3 “tutti gli atti di violenza fisica -
psicologica - sessuale che si verificano all’interno della famiglia o del nucleo familiare o tra
l’attuale o il precedente coniuge o partner, indipendentemente dal fatto che l’autore di tali
atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la vittima”.
3 Breiding M., Basile K., Smith S., Black M., & Mahendra R. (2015), Intimate partner violence surveillance:
Uniform definitions and recommended data elements, version 2.0. Atlanta, GA: National Center for Injury.
4 Psico-Alfonso M.A., Grecia-Linares M.I., Celda-Navarro N., Blasco-Ros C., Echeburùa E.,
Martinez M. (2006), The impact of physical, psychological, and sexual intimate male partner violence on
women’s mental health: depressive symptoms, posttraumatic stress disorder, state anxiety, and suicide. J
Womens Health 2006; 15: 599-611.
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