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Riflessioni sul fenomeno del riciclaggio


                                       Dottore Francesco Maria Vicino
                                                                  (*)


                    Upside Down è un film del 2012 scritto e diretto da Juna Solanas e parla di
               due piccoli mondi collegati: quello di sopra, ricco e pacifico; quello di sotto,
               povero e violento.
                    Il crimine economico per potersi alimentare, espandersi ed autofinanziarsi
               deve necessariamente operare in entrambi i mondi. E per fare ciò ha bisogno
               di costruire un “ponte di collegamento” e dotarsi di un armamentario comples-
               so, fatto di uomini e risorse, al fine di poter investire nel mondo di sopra i pro-
               venti dei capitali illeciti acquisiti nel mondo di sotto.
                    Come tutti le vicende umane, i delitti di riciclaggio, reimpiego e autorici-
               claggio sono manifestazioni esistenziali che guardano al passato (la commissio-
               ne di un reato “a monte”) ma che si proiettano nel futuro (l’impiego in attività
               lecite).
                    In chiave penalistica il fenomeno che si intende impedire è proprio quel
               contatto fra i due mondi, ostacolando ogni forma di passaggio di flussi di dena-
               ro  e  beni  che  siano  stati  ottenuti  attraverso  operazioni  illegali  realizzate  nel
               mondo di sotto.
                    Con l’art. 4 della legge 9 agosto 1993, n. 328 il delitto di riciclaggio ha este-
               so in maniera significativa la sua portata applicativa: il riferimento della prove-
               nienza illecita del denaro, dei beni e delle altre utilità è stato esteso ad ogni
               «delitto non colposo».
                    In  pratica  da  quella  importante  innovazione  normativa,  il  riciclaggio  è
               applicabile al profitto, al prodotto o al prezzo provenienti dalla stragrande mag-
               gioranza dei delitti e quindi non soltanto da quelli tipicamente mafiosi o di cri-
               minalità organizzata ma anche da quelli comuni o di tipo finanziario, che talora
               producono pure proventi illeciti di notevole rilievo (come truffa, corruzione,
               concussione, appropriazione indebita, frode fiscale, frodi comunitarie, falso in
               bilancio, aggiotaggio, insider trading, bancarotta, ecc.).
                    L’estensione delle maglie del nesso di presupposizione tra reati ha così
               imposto  un  cambio  passo  della  polizia  giudiziaria,  ponendo  le  basi  per  un
               nuovo  approccio  investigativo,  capace  di  cogliere  le  complesse  implicazioni
               economiche sottese alla commissione del singolo delitto.


               (*)  Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Nola.

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