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LA LEZIONE DEL GENERALE
fini della tutela dei lavoratori. Successivamente diversi interventi normativi, tra
cui il Decreto Legislativo n. 231/01 hanno regolamentato nel settore dell’im-
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prenditoria, e, rivoluzionato il modello di responsabilità aziendale e di definizio-
ne di una struttura gestionale per la prevenzione dei reati e predisposizione e
asseverazione di un modello di valutazione e gestione dei rischi connessi alla
prevenzione dei reati. Laddove il sistema di gestione e di controllo dei rischi
non venga adottato ed attuato in concreto, e venga commesso un reato previsto
dal Decreto Legislativo n. 231/01, l’azienda può essere soggetta a sanzione da
parte dell’Autorità Giudiziaria .
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Il Testo Unico sulla sicurezza dei lavoratori n. 81/08, rappresenta la norma
caposaldo del sistema aziendale per quanto concerne la tutela della salute e della
sicurezza dei lavoratori non esentando nessuna funzione aziendale o luogo in
cui tale attività si esplica, anche laddove l’azienda eserciti la propria attività fuori
dal territorio nazionale. Pensiamo a quanto sia cambiato il fare impresa dagli
anni Settanta ad oggi, la situazione geopolitica anche per le nostre imprese è
radicalmente cambiata. Molte aziende che lavorano all’estero soprattutto nel
mondo della cooperazione e dell’impresa si trovano a fronteggiare il rischio per-
durante di subire sequestri di persona o attentati nelle aree di cantiere, dovuto
all’instabilità politica nei Paesi in cui operano . Ciò porta oggi a definire chiare
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responsabilità aziendali nella valutazione e gestione del rischio per i propri
dipendenti sia per quanto concerne la safety che per il segmento security.
In questi casi una corretta analisi del rischio e il forte raccordo azienda -
Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e organismi di sicu-
rezza informativa ha, quale figura aziendale di congiunzione, quella del security
manager, che in caso di gestione della crisi dovrebbe essere l’interfaccia verso le
Istituzioni deputate dalla legge a gestire in contesti a rischio l’evento o la crisi.
È di tutta evidenza che il security manager aziendale, se ben strutturato può
e deve rappresentare un veicolo informativo verso altri Enti al fine di consegnare
elementi utili a ricostruire parte di un contesto aziendale (procedure, assunzio-
ne di eventuali contractors o dipendenti in loco, background check del personale
assunto, misure di sicurezza attive e passive implementate, ecc.) che possa con-
sentire alle articolazioni informative e investigative di gestire con quanti più ele-
menti di informazione possibile una crisi che riguardi i nostri cittadini, compre-
si quelli che lavorano all’estero in contesto a rischio.
(12) Decreto Legislativo n. 231 dell’8 giugno 2001 recante: Disciplina della responsabilità ammi-
nistrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300.
(13) Sanzioni pecuniarie, pubblicazione della sentenza, sanzioni interdittive, confisca.
(14) Umberto SACCONE, Security aziendale e protezione dei lavoratori all’estero, www.sicurezzanazionale.gov.it.
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