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I SESSANT’ANNI DELLA RASSEGNA DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Tale impostazione sarà mantenuta negli anni a venire, in particolare con il
cambio del tandem direttore-redattore capo come risulta sin dall’inizio del
1997. Il nuovo Comandante della Scuola, il generale Luciano Gottardo e il
nuovo redattore capo, capitano Fausto Bassetta seguirono la scia dei predeces-
sori e lo stesso fece il generale Mario Mori, subentrato al parigrado nella veste
di direttore all’inizio del 1999, ma quest’ultimo diede anche vita a nuove inizia-
tive. Nel suo primo editoriale egli sottolineò che “Il clima di fervore culturale e
di innovazione che stiamo vivendo costituisce, per la Rassegna, ulteriore motivo
di impegno a svolgere il suo tradizionale ruolo di palestra di idee e di confronto
intellettuale, prediligendo i classici temi del diritto militare e del diritto umani-
tario, gli argomenti di attualità sociale, economica e giuridica - anche in un’ottica
internazionale - e, soprattutto, gli aspetti tecnico-professionali, in una prospet-
tiva di costruttivo apporto dottrinale”. A tal proposito e in linea con quanto egli
aveva presentato nell’editoriale, nel corso del suo intervento di inaugurazione
dell’anno accademico 1999-2000, sottolineò che “D’intesa con il Comando
Generale e sulla base della condivisa esigenza di rendere la dottrina sempre più
aderente alla prassi, si sta valutando l’opportunità di creare, in quest’Istituto, un
Dipartimento degli Studi che oltre ad accorpare le diverse cattedre militare,
dovrebbe svolgere la funzione di ricerca e di elaborazione tecnica, anche curan-
do, la politica redazionale della Rassegna dell’Arma, pubblicazione che rappre-
senta il nostro primo strumento di dibattito e di divulgazione dottrinale” .
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Ecco dunque che la Rassegna era inserita pienamente e in maniera armonica in
un progetto più strutturato che voleva dare maggiore valore sia alle attività di
studio e di ricerca degli insegnanti militari, oltre che di quelli civili che già con-
tribuivano, sia di rappresentare quell’area “franca” dove poter affrontare que-
stioni di interesse tecnico-professionale e giuridico che rappresentavano la base
delle attività professionali degli ufficiali dell’Arma dei Carabinieri.
Naturalmente gli interventi di qualificati studiosi non facevano venir
meno la necessità di comunicare i principali avvenimenti della Scuola Ufficiali,
come l’inaugurazione dell’anno accademico alla presenza del Capo dello Stato
o, ancora, la cerimonia di consegna della bandiera di istituto alla Scuola .
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(120) Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XLVIII, n. 1, gennaio-marzo, 2000, pag. 89.
(121) Rassegna dell’Arma dei Carabinieri, anno XLVII, n. 1, gennaio-marzo, 1999.
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