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TRIBUNA DI STORIA MILITARE
Evelina, che era nata a Londra, aveva una passione per i Setter scozzesi
(Gordon Setter) e proprio a Puszta Kövecses aveva impiantato un allevamento,
facendo arrivare la progenitrice via orient-Express (193) [pur essendo abbastanza
vicina alle stazioni di Galanta e Topolnica, Puszta Kövecses si trova dalla parte
opposta del Vah, ma aveva comunque una stazioncina su una diramazione
secondaria].
Ciò potrebbe forse spiegare la ragione (certo non di natura economica)
per cui la salma di maurice-Henri, invece di essere traslata al Père Lachaise
accanto a Georges, fu tumulata nel piccolo cimitero ebraico di Šaľa-Veča (Šalla
nad Vahom, dov’era pure l’ufficio postale), qualche chilometro a Sud di
Šoporňa . Forse Henriette pensava di ritirarsi accanto alla sorella? Eveline
(194)
morì il 29 marzo 1930 a Puszta Kövecses; Henriette a Parigi il 29 ottobre 1931.
Fu sepolta nella Division israélite del Père Lachaise .
(195)
Così maurice-Henri restò solo in quel piccolo cimitero sperduto in cui è
stato ritrovato per caso novant’anni dopo la morte. La lapide, in ebraico e in
francese, reca il nome, i titoli («officier français, Chevalier de la Légion
d’Honneur»), le località (196) e le date di nascita e morte e il dictum di Guglielmo
d’orange Nassau: «Point n’est bésoin d’espérer pour entreprendre ni de réussir pour per-
sévérer».
(193)- Lisa-maria TiLLiaN, „Tausend Dank für dein Briefl.“ Eine Untersuchung weiblicher Lebenswelten im
jüdischen Großbürgertum in Wien zwischen 1872 und 1937 anhand der Briefe von Mathilde Lieben an
Marie de Rothschild, Doktoral Dissertation, Wien, 2013, pagg. 65-66.Evelina era pure socia,
almeno dal 1921, della Deutsche Dante-Gesellschaft. ricerche di B. Kintaert.
(194) - Debbo queste notizie, come il testo della lapide, alla cortesia della Signora Barbara Kintaert,
che il 22 ottobre 2014, durante una visita nell’archivio di Šaľa per ricerche sul rabbinato di
Sered, ha potuto visitare il locale cimitero ebraico, situato all’angolo tra via Nitrianska e via
Generale Svoboda, e nell’angolo meridionale (vicino al ristorante Yps), addossata al muretto
di mattoni, ha trovato la tomba di Weil e fotografato la lapide, successivamente postata nel
sito Geni da un suo amico di Vienna, il dr. Jérôme Segal. andrebbe verificata la ragione, che
potrebbe essere interessante, per cui il sito Geni indicava invece come luogo di morte
Győrság, frazione campestre di Pannonhalmai (Ungheria), sede di una famosa abbazia bene-
dettina e di una importante comunità ebraica.
(195)- Gilles PLaUT, Cimetière du Père Lachaise : Division Israélite, Cercle de Généalogie Juive, 1999, pag. 164.
(196)- Sull’uso del nome ungherese (Puszta Kövecses) v. rebekah Klein-Pejšová, Mapping Jewish
Loyalties in Interwar Slovakia, indiana U. P., 2015.
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