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CORSO DI FORMAZIONE DIRIGENZIALE PER UFFICIALI TRANSITATI NELL’ARMA DEI CARABINIERI

      In questo complicato quanto repentino processo di trasformazione, dal-
l’avvio del corso, abbiamo potuto contare sulla Scuola Ufficiali dei Carabinieri.
Abbiamo avuto il privilegio di poterci confrontare con un centro di sapere di
assoluta eccellenza. Il corpo docente e il quadro permanente, con la loro super-
lativa dimensione professionale e straordinaria carica emotiva, hanno saputo
condurci con mano in questo complesso percorso di crescita. L’addestramento
formale, come la formazione professionale e culturale complessiva, ci hanno
condotto, in tempi brevi, verso una crescita interiore ed esteriore, impensabile
per ciascuno di noi agli esordi di questa esperienza.

      La prima abilità richiesta all’Ufficiale dei Carabinieri è saper essere e saper
fare, in ogni luogo ed in ogni momento della propria vita. In questo percorso
formativo, la Scuola ha contribuito ad infonderci sicurezza con una formazione
culturale, professionale ed esperienziale, minuziosa e compiuta. Ha accresciuto,
in ciascuno di noi, il senso profondo del servire, insito nella connotazione mili-
tare dell’Istituzione. Ha contribuito a consolidare quella visione etica dell’essere
che già apparteneva al nostro patrimonio genetico, prima che storico. In senso
socratico, disciplina come obbedienza assoluta alla Legge e sapere come ricerca
costante di un obiettivo di perfezionamento senza fine, sono stati i due fonda-
menti che hanno alimentato questo percorso di crescita. La Scuola è stata una
splendida sintesi di tale approccio esistenziale e professionale.

      Abbiamo, così, scoperto che non c’era alcuna cesura temporale né con-
cettuale tra l’essere stati Forestali e l’essere, oggi, Carabinieri Forestali. C’è,
piuttosto, una continuità logica, prima che giuridica, che si concretizza nel ser-
vizio alla Patria, a tutela dei suoi cittadini e del suo patrimonio ambientale. Il
dolore iniziale dell’abbandono dei propri simboli è stato presto colmato dal-
l’oggettiva consapevolezza del valore universale del servire, del Servire il Paese.
Abbiamo avuto piena coscienza di essere parte di un processo storico ove non
v’erano né vinti né vincitori, ma solo persone unite dal fine comune, la difesa
della Patria.

      Abbiamo, quindi, avuto coscienza di essere inseriti a pieno titolo, in un
processo di potenziamento dell’azione di polizia a tutela del patrimonio
ambientale. In poche parole abbiamo preso atto dell’alta dignità e del grande
onore di essere parte di questa nuova storica missione.

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