Page 40 - Rassegna 2017-1_4
P. 40
RIORGANIZZAZIONE DEL CORPO FORESTALE NELL’ARMA DEI CARABINIERI
La nostra base etica ci ha portato a non avere tentennamenti: al proprio
dovere ogni servitore dello Stato risponde sempre assertivamente. Così è acca-
duto. Dal 1° gennaio siamo diventati Carabinieri e ci siamo trovati di fronte ad
una realtà professionale, ad un sfida, del tutto nuova.
La nostra posizione è profondamente mutata. Il Paese ci ha chiesto di
diventare Carabinieri, di abbandonare la nostra amata uniforme per proiettarci
verso una nuova dimensione, pur sempre al servizio della Patria.
In ventiquattro, improvvisamente, siamo passati dal rango di corsisti per
l’accesso alla carica dirigenziale nell’Amministrazione civile dello Stato a quello
di Allievi al Corso Dirigenziale per Ufficiali Superiori del Ruolo Forestale
Iniziale nell’Arma dei Carabinieri. In pochissimi giorni, non solo ci siamo tro-
vati inseriti in un nuovo status giuridico, ma abbiamo dovuto confrontarci con
modelli funzionali, forme organizzative, tipologie di linguaggio significativa-
mente mutati. Tutto ciò rinunciando a quei simboli che avevano contraddistinto
la nostra vita professionale nei passati venti, trenta o più anni di onorato servi-
zio. È stato difficile, tutto improvviso, repentino, istantaneo.
Nessuno di noi ha mai avuto dubbi sul da farsi: il Paese ci chiedeva uno
sforzo suppletivo verso nuovi obbiettivi di efficacia ed efficienza e noi non ci
siamo sottratti all’arduo impegno. Abbiano affrontato l’occasione di questo
corso, nel contesto di cambiamento che ci stava coinvolgendo, come un privi-
legio, come l’occasione straordinaria di vivere immediatamente la nuova dimen-
sione professionale in maniera totale e totalizzante.
Inizialmente ci siamo sentiti frastornati, catapultati in una prova di vita,
prima che professionale, di grandissimo impegno personale. Dopo anni di ono-
rato servizio al Paese abbiamo avuto paura di non riuscire più a servirlo con la
dignità e l’onore che abbiamo sempre voluto assicurare al nostro agire e che ha
contraddistinto la quotidianità del nostro essere. Tutti noi, come cittadini,
siamo stati abituati all’osservanza della Costituzione e delle Leggi dello Stato, al
rispetto delle Istituzioni Repubblicane.
Tuttavia, adesso, ci veniva richiesto qualcosa in più, entrando a far parte di
questa gloriosa e secolare istituzione: di diventare, in tempi brevi, parte inte-
grante di essa, di adeguarci, come era giusto, ai consolidati canoni di linguaggio
e funzionamento dell’Arma.
38