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INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

      Vi chiedo di farlo a testa alta, perché lo meritate. Nella mia esperienza di
Ministro degli Esteri ho visto in generale quanto l’Italia sia amata, apprezzata,
ammirata all’estero talvolta più che nelle discussioni di casa nostra - ma questa
è un’altra storia. E dentro questa visione dell’Italia ho potuto constatare quanto
uno dei marchi, tra virgolette, più conosciuti e più apprezzati che abbiamo nel
mondo sia esattamente quello dei Carabinieri. Per il contributo al contrasto al
terrorismo - che ha ricordato prima il Generale Del Sette - ma non solo per le
capacità militari - ecco la particolarità della vocazione territoriale, dell’essere
forza di polizia e dell’avere uno statuto militare - ma anche per le straordinarie
capacità dei Carabinieri in termini di stabilizzazione, addestramento, formazio-
ne. Anche nella nostra regione se guardiamo attorno a noi nel Mediterraneo
abbiamo numerosissimi casi di Stati falliti o semi falliti che occorre ricostruire
e in cui, al di là delle sfide militari, c’è una sfida di stabilizzazione e di costru-
zione del futuro nella quale i Carabinieri si fanno onore e fanno onore all’Italia.
Penso al successo del Centro di Vicenza e andando in giro per il mondo molti
ci invidiano e a cui molti vogliono partecipare. Penso all’impegno sul patrimo-
nio culturale.

      Insomma, esserci sul piano locale e sul piano globale. Questo è quello che
oggi si chiede alle Istituzione, alle Forze dell’ordine. Questo ci chiede il mondo
di oggi. E io so che possiamo contare su di voi, che l’Italia, l’Europa possono
contare sui nostri Carabinieri.

      Grazie e buon anno accademico a tutti

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