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      32    80 HO TANTA STORIA -  GLI OTTANT’ANNI DEL MUSEO



            non solo i suoi membri corrispondenti, anche gli enti  di fulcro commemorativo nazionale dell’Esercito, nel
            pubblici e privati, gli editori e le redazioni dei giornali,  1925, anno del decennale dall’inizio della Grande
            gli studiosi e tutti i combattenti. Il fine era di costituire  Guerra, Castel Sant’Angelo venne destinato a custodire
            un  archivio,  una  biblioteca  e  un  museo  centrali,  le  Bandiere  di  Guerra,  gli  stendardi  e  i  labari  dei
            destinati a trovare sede nelle sale del monumento a   Reggimenti  e  dei  Corpi  militari  disciolti  dopo  il
            Vittorio  Emanuele  II.  Alla  fine  della  guerra,  tutto  conflitto. A questo scopo furono allestite alcune sale,
            questo  straordinario  insieme  di  testimonianze  fu  le cosiddette Sale delle Bandiere, decorate con simbologie
            smembrato fra l’Istituto per la storia del Risorgimento  militari da Duilio Cambellotti nel 1926. Le bandiere
            italiano, la Biblioteca di storia moderna e contempo-  vi rimasero fino al 1935, quando, con una solenne
            ranea e la Biblioteca Universitaria Alessandrina. Al-  cerimonia, furono trasferite al Museo Centrale del
            l’attività  scientifica  di  queste  istituzioni  culturali  si  Risorgimento e oggi nel Sacrario delle Bandiere delle
            aggiunsero  altre  forme  di  raccolta  ed  esposizione  Forze Armate al Vittoriano. Una serie di altri locali
            delle  testimonianze  della  guerra  appena  conclusa.  all’interno del Castello, esponevano al pubblico armi
            Primi, fra tutti, furono gli stessi ex combattenti che  ed uniformi scelte per raccontare l’evoluzione e la
            diedero vita a una serie di raccolte che convogliarono  tradizione militare e bellica su cui poggiava l’Esercito
            nei Musei Militari, costituendo così una sezione im-  italiano.  La  collezione  militare  con  il  passare  del
            portante di memoria bellica sulla Prima guerra mon-   tempo, e in particolare durante gli anni ‘30 del No-
            diale che venne sfruttata successivamente dal fascismo  vecento, fu incrementata notevolmente comprendendo
            quale ideologia della tradizione militare. Tra i primi  armi di ogni tipologia dalla preistoria alla contempo-
            musei di storia militare di respiro nazionale ci fu il  raneità, senza trascurare le armi esotiche più signifi-
            Museo  Nazionale  di  Castel  Sant’Angelo,  frutto  in  cative provenienti dal Nord Africa, dalla Cina, dal
            buona  parte  di  questo  stesso  contesto  culturale.  Giappone e dell’India. Purtroppo, ad oggi, solo una
            Nacque subito dopo la Prima guerra mondiale, per      minima parte della vasta collezione, peraltro allestita
            desiderio del re Vittorio Emanuele III, la necessità di  in poche sale, è visibile al grande pubblico e poche
            trovare un luogo di rilevanza nazionale in cui poter  sono state negli anni le iniziative, comunque di pregio,
            celebrare la tradizione militare dell’Esercito italiano  mirate a valorizzarne il patrimonio, come la mostra
            appena uscito vincitore dalla guerra.  Venne, quindi,  temporanea  Castel  Sant’Angelo  e  la  Grande  Guerra
            istituito nel 1921 come Museo Nazionale Militare,    inaugurata  nel  2014  in  occasione  dei  Cento  anni
            con  il  principale  compito  di  raccogliere  tutti  quei  dallo scoppio della Prima guerra mondiale e la con-
            cimeli, quelle armi e quelle uniformi che meglio po-  secutiva inventariazione e digitalizzazione del Fondo
            tessero raccontare e testimoniare la nascita e la com-  archivistico dei caduti nelle guerre dell’indipendenza 1848-
            posizione dell’Esercito italiano a partire dagli eserciti  1870, nelle guerre coloniali e nella guerra 1915-1918.
            preunitari. Proprio per sottolineare la sua funzione  Un fondo costituito da una importante ed esclusiva
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