Page 5 - Speciale 80 anniversario
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LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI
















                       Al loro fianco c’erano, per citarne alcuni, il Maresciallo Nicola D’Albis, comandante della
                       Stazione Napoli Stella, che con i suoi uomini attaccò alcuni tedeschi intenti a minare un
                       ponte  e  neutralizzò  diversi  carri  armati,  o  il  Maresciallo  Francesco  Di  Mastrorocco,
                       comandante della Stazione di Napoli Arenella, che consegnò armi agli insorti e predispose
                       la difesa a oltranza della caserma, prodigandosi per evitare la distruzione della centrale
                       elettrica di Via Montedonzelli e convincendo i soldati tedeschi a disertare. Emblematico
                       il recente rinvenimento negli archivi della Stazione di Napoli Stella del memoriale del
                       servizio di quei giorni, compilato a mano proprio dal Maresciallo D’Albis, che nella
                       descrizione del servizio comandato per il giorno 29 settembre scriveva “In resistenza con
                       tutti i militari disponibili per la cacciata dei tedeschi e per la difesa della caserma”.

                       Come non ricordare poi la figura del Capitano Antonio Penna che, nonostante fosse ormai
                       in congedo, indossò nuovamente l’uniforme per mettersi a capo di squadre di insorti o,
                       ancora, la triste sorte toccata ai 14 Carabinieri della Stazione di Napoli Porto che, vittime
                       di una feroce rappresaglia per aver difeso il Palazzo dei Telegrafi, opposero una strenua
                       resistenza all’aggressione nemica e solo a causa della schiacciante superiorità numerica
                       degli avversari, dovettero arrendersi. Catturati, furono condotti a piedi a Fertilia (l’odierna
                       Teverola) e lì fucilati.

                       Il 29 settembre il Colonnello Scholl diede l’ordine di ritirata, lasciando in città poco più
                       di 200 tedeschi.
                       Il 1° ottobre Napoli, ormai libera, accolse in festa gli Alleati che fecero ingresso in città.

                       La vittoria costò il sacrificio di circa 500 patrioti. Alla città di Napoli fu conferita la
                       Medaglia d’Oro al Valor Militare.
                       Grazie a tale riconoscimento e all’occasione offerta dalla presente iniziativa, a 80 anni da
                       quegli eventi così straordinari, possiamo sentirci tutti un po’ più consapevoli del valore di
                       quel grande sacrificio.





                                                                                         Gen. B. Antonino Neosi
                                                                          Direttore dei Beni Storici e Documentali
                                                                  del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri











                                                                 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. SPECIALE ANNO VIII   5
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