Page 20 - Notiziario 4-2016
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ANTICHE CRONACHE

                                  HORST FANTAZZINI           mazzo di chiavi che aprono le porte del penitenziario.
                                                             Con un guizzo, Fantazzini è addosso alla povera guar-
                (DA LA STAMPA DEL 24 LUGLIO 1973)            dia. Le chiavi ormai sono sue, ma come può trovare
                                                             quella giusta in mezzo a tante altre quando il tempo
Caterina, attraverso i quali risuonano i suoi passi          è così poco e presto sarà accerchiato e dovrà dire
verso l’ufficio matricola, quel disegno inizia a pren-       addio al suo sogno di fuga?
dere forma. Ed è al sole che scalda il cortile a ridosso     Come se non bastasse, il militare che lo aveva scor-
dell’ingresso principale che dà sulla via San Giovanni       tato, nel frattempo riparatosi all’interno di un ufficio,
Bosco che esso diventa realtà. Quello spazio, intrap-        approfitta della sua distrazione per colpirlo al volto
polato tra le mura di cinta, è il limbo tra il “dentro” e    con l’unico oggetto che si trova a portata di mano,
il “fuori”, una sorta di finisterre, terra ai confini della  una pesante borsa porta-documenti. Il destino si sta
Terra, orizzonte oltre il quale c’è l’ignoto che ha il       accanendo contro il fuggiasco: non c’è tempo, serve
profumo della libertà. Il sangue gli ribolle nelle vene.     un “piano B”. Un’idea gli balena nella mente. Sale af-
Estrae la pistola “Apri subito, fammi uscire” intima         fannosamente le scale che portano al primo piano,
alla guardia carceraria di vigilanza al corpo di guar-       agli uffici della segreteria. Un nuovo ostacolo gli si
dia, l’Appuntato Domenico Masseria, che in quel mo-          para dinanzi; è l’Appuntato Aldo Bussotti che, ap-
mento si trova in compagnia del Brigadiere Gaetano           presa la notizia da un altro detenuto, tenta di sbarrar-
Giaquinta. “Io prendo ordini solo dai miei superiori,        gli la strada chiudendo la porta a metà del corridoio.
non dai prigionieri”, è la risposta del valoroso mili-       Ma ormai la furia del rivoltoso è l’acqua di un fiume
tare. Ma quell’ordine, dal suo superiore, ormai para-        in piena che tutto travolge e spazza via. E dopo l’ac-
lizzato dallo sgomento, non arriverà mai. Il bandito è       qua, di nuovo il fuoco. E di nuovo il sangue. Un colpo
ormai fuori di sé. Conta fino a tre, poi fa fuoco.           ferisce Bussotti al petto. Per fortuna una costola devia
Due colpi feriscono gravemente il sottufficiale, trapas-     il proiettile e il cuore viene soltanto sfiorato. Assalito
sandogli l’intestino. Ora, senza un superiore da cui ri-     dalla paura, l’Appuntato grida: “Non lasciatemi mo-
cevere ordini, Masseria è in balìa del bandito. Ma la        rire!”. Quella supplica non lascia indifferente il rapi-
fedeltà alla consegna è più forte dell’attaccamento alla
vita e solo due colpi di pistola al petto possono far           Nessuno poteva
cambiare idea all’ostinato secondino, che cade al                sospettare che
suolo mentre ancora stringe tra le mani l’enorme              il trentaquattrenne
                                                               avesse nella tasca
                                                              una pistola Mauser
                                                                  calibro 6,35
                                                                 con sette colpi

20 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI
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