Page 16 - Notiziario 4-2016
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ANTICHE CRONACHE

che s’alzava da una vicina macchia boschiva; volendo                BRIGANTI
controllare più da vicino di chi si trattasse, il briga-   NELLE ILLUSTRAZIONI
diere sparpagliò gli uomini che lo accompagnavano,
prendendo poi ad avanzare in maniera coordinata.              DELL’OTTOCENTO
In effetti attorno ad un falò si scaldavano proprio i
briganti che, accortisi dell’avvicinarsi dei militari,
senza esitazioni presero le armi e aprirono il fuoco.
Gli uomini di Massole risposero prontamente, spa-
rando a loro volta ed attaccando la banda che volse
in fuga. Durante il conflitto a fuoco un bandito cadde
ucciso, colpito in pieno petto proprio dal sottufficiale,
mentre un altro venne inseguito, raggiunto e catturato
dai carabinieri Pievani e Favalli, sebbene armato e si
fosse difeso allo stremo.
I due briganti vennero riconosciuti quali l’evaso dal
bagno penale di Napoli, Antonio Ricotili di Sulmona,
e il diciannovenne Arcangelo Fracassi da San Pelino
che da solo due giorni, seguendo cattivi consigli, s’era
dato al brigantaggio. Questi confidò che il piccolo
gruppo voleva passare proprio alla banda più nume-
rosa del feroce brigante Tamburrino.
Nunzio Tamburrino (o Tamburrini), originario di
Roccaraso, operava tra l’Aquilano, il Chietino, il Mo-
lise e addirittura nella Terra di Lavoro, l’attuale pro-
vincia di Caserta, zona dove aveva collaborato con il
noto Luigi Alonzi, detto “Chiavone”.
Reso intrepido dal successo dei suoi attacchi contro
presidi militari isolati e su importanti vie di comuni-
cazione, era solito farsi beffe delle Autorità inviando
loro lettere minatorie: uno dei destinatari di tali mis-
sive fu pure il giovane carabiniere a piedi Chiaffredo
Bergia – che, come detto, all’epoca prestava servizio
presso la piccola Stazione di Scanno - già notato per
il suo efficace dinamismo, tanto che il bandito invitò
il “mangiapolenta piemontese” a tornarsene a casa.
L’intera popolazione di Ovindoli fu ben lieta della riu-
scita operazione condotta dal Brig. Massole e dai suoi
uomini, accolti con esultanza al loro ritorno, e non
meno soddisfatte si dimostrarono le pubbliche Auto-
rità, tanto che il Ministero dell’Interno volle accor-

16 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI
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