Page 14 - Notiziario 4-2016
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ANTICHE CRONACHE
Una banda composta sangue della vittima leccandolo. Allontanandosi dal
da circa 30 briganti, luogo della razzia la banda si portò appresso il capo-
guidati da Giovanni mandria Angelantonio Scoccia. Biglietti richiedenti un
Viola, imperversava riscatto per la sua liberazione vennero subito dopo
fatti pervenire alla famiglia, mentre altre richieste
da tempo nella estorsive giunsero anche al proprietario del fondo as-
province abruzzesi salito, abitante a Rocca di Mezzo.
commettendo furti, Non appena il Comandante della locale Stazione Ca-
rapine ed estorsioni rabinieri venne a conoscenza dell’accaduto si mosse
coi suoi uomini sulle tracce dei fuggitivi, con la colla-
IL BRIGADIERE CHIAFFREDO BERGIA borazione del Comandante della limitrofa Stazione
TRAVESTITO DA PASTORE Carabinieri di Celano, pure accompagnato dai suoi
collaboratori.
Vennero battute le campagne della zona, con azione
coordinata ed insistita per più giorni, con l’intento di
sorprendere la banda, a tutti i costi. Fu così che sul
far del mattino del 28 giugno, dopo ricerche este-
nuanti in luoghi aspri e difficili da raggiungere, il pic-
colo manipolo di carabinieri scorse i briganti sulla
cima del monte conosciuto come Capo Tevere.
I militari, nonostante fossero in inferiorità numerica,
decisero di attaccare e si divisero in due gruppi per
prendere i banditi su due lati, ma quelli, accortisi del
sopraggiungere dei carabinieri, anziché fuggire impe-
gnarono un accanito combattimento.
Incalzati dal coraggioso slancio dei militari, cui pure
opponevano una altrettanto audace resistenza, i bri-
ganti furono pian piano costretti a cercare scampo
nella macchia del bosco di Cerasoli, mentre il rapito,
approfittando dell’assalto portato ai suoi sequestra-
tori, si metteva in salvo passando attraverso le linee
dei carabinieri, informandoli che sotto il loro fuoco
ben quattro banditi erano stati mortalmente colpiti e
che i loro corpi erano stati trascinati via dai compagni
in fuga.
L’azione tenace e coraggiosa degli operanti meritò le
prime lodi già dal Prefetto dell’Aquila, che si trovava
proprio in quelle zone, quindi il Municipio di Rocca
di Mezzo rilasciò loro un attestato di ringraziamento.
A poca distanza dai luoghi interessati dall’accaduto,
14 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI