Page 13 - Notiziario 4-2016
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ANTICHE CRONACHE

Fa abbastanza scalpore leggere                                                     CHIAFFREDO BERGIA IN GRANDE UNIFORME
                            di fatti di efferata violenza or-
                            ganizzata avvenuti in una zona     La sera del 23 giugno 1864 una banda composta da
                            del nostro Paese oggi tra le più   circa trenta briganti, guidati da Giovanni Viola, che
                            tranquille, eppure nell’imme-      imperversava già da tempo nella provincia all’epoca
                            diatezza della costituzione del    denominata Secondo Abruzzo Ultra (era la denomi-
                            Regno d’Italia l’Abruzzo fu        nazione amministrativa già del Regno delle Due Sici-
                            una delle regioni maggior-         lie e comprendeva i distretti dell’Aquila, di Avezzano,
                            mente interessate dal feno-        di Sulmona e di Cittaducale - oggi in provincia di
                            meno noto come brigantaggio.       Rieti) commettendo furti, rapine ed estorsioni, at-
Non per niente uno dei più ricordati eroi della storia         taccò una tenuta nei pressi di Secinaro uccidendone
dell’Arma, Chiaffredo Bergia, deve la sua fama pro-            il mezzadro, Francesco Nusca.
prio all’impegno profuso durante il servizio che prestò        All’omicidio erano presenti due guardaboschi, sor-
in quella regione, prima da carabiniere a piedi e poi          presi e disarmati dalla banda, che raccontarono inor-
da sottufficiale: la sua coraggiosa azione viene ancora        riditi come l’assassino avesse pulito il suo coltello dal
ricordata nel paese di Scanno - dove iniziò la sua vita
operativa nel novembre 1861 e dove meritò la sua
prima medaglia d’argento al valor militare per lo
scontro a fuoco che lo vide contrapporsi agli uomini
del brigante Tamburrino per salvare due colleghi, uno
dei quali gravemente ferito in un agguato teso dagli
stessi malviventi - con una lapide commemorativa ap-
posta nel 1996 sul muro dello stabile che all’epoca
ospitava la piccola Stazione dei Carabinieri (coman-
data dal Brigadiere Cambiaghi, con appena tre mili-
tari alle dipendenze).
Entrambi gli eventi che andiamo a ricordare si svol-
sero nell’estate del 1864, nel pieno della lotta al bri-
gantaggio, un’emergenza testimoniata dall’adozione
della famosa legge Pica nell’agosto 1863, scritta pro-
prio da un deputato abruzzese, Giuseppe Pica:
essa, tra l’altro, prevedeva addirittura il carcere per
chiunque fosse stato anche solo sospettato di aver aiu-
tato i briganti (spesso si trattava di aiuti coartati dal
terrore che le bande spargevano), nonché per i parenti
di coloro che fossero stati riconosciuti quali apparte-
nenti a bande, con possibilità di deportazioni e giuri-
sdizione speciale nelle Zone Militari, che avevano
sostituito le provincie e le relative cariche amministra-
tive civili.

                                                               NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI 13
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