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CARABINIERI DA RICORDARE
DA DRONERO ALLA FRANCIA OCCUPATA Prima in servizio alla
(1922 – 1943)
La storia di Giuseppe Giovanni Alfonso ha inizio a Legione di Torino, in
Dronero, un pittoresco paese sito all’imbocco della ce-
lebre Val Maira, in provincia di Cuneo, ove egli nacque,
nella casa avita, sita in Ponte Bedale, n. 212, alle dieci seguito fu mobilitato
di mattina del 2 dicembre 1922, secondogenito di Giu-
seppe Alfonso (classe 1893), originario di Cartignano e, quindi, destinato
e di sua moglie, Maria Pierina Bernardi (classe 1895),
nativa di Dronero, entrambi contadini. Giuseppe visse
nel suo incantevole borgo, immerso nella natura, così alla 704^ Divisione
come in ineguagliabili percorsi d’arte e cultura, per tutta
la fanciullezza e la prima gioventù: frequentando le CC.RR. operante in
scuole dell’obbligo (sino alla 5 elementare), aiutando i
genitori nella vita dei campi, ma anche giocando spen- Africa Settentrionale,
sieratamente assieme al fratello più grande, Alfonso
Stefano e a quelli più piccoli, Battista, Bernardo, For-
tunato, Maurizio e Rosanna, nati tra il 1926 e il 1936 presso la quale
(notizie genealogiche riguardi alla famiglia Alfonso
sono state fornite dalla Dott.sa Vanda Giacosa del- prestò servizio
l’Area Servizi Demografici del Comune di Dronero).
Erano, quelli, tuttavia, gli anni nei quali in Italia s’era
purtroppo affermato e consolidato il Fascismo, tant’è dal 10 maggio al
vero che Giuseppe sarebbe stato uno dei tanti bambini
e poi ragazzi costretti a subire l’educazione del Partito 27 dicembre 1942
unico, che attraverso il noto “sabato fascista” – e non
solo – avrebbe forgiato al volere della Dittatura, se-
condo un modello sempre più marcatamente militare,
un’intera generazione, parte della quale avrebbe poi per gravi motivi di salute. Il 29 luglio 1943, Giuseppe
seguito il Duce nella scellerata esperienza della Re- Giovanni Alfonso, appena ripreso servizio fu inizial-
pubblica Sociale Italiana. E fu anche grazie a tale edu- mente destinato alla Stazione dei CC.RR. di Pinerolo,
cazione che il giovane, all’età di vent’anni decise di per poi essere nuovamente mobilitato e destinato al
arruolarsi volontario nell’Arma dei Carabinieri Reali, Comando dei CC.RR. operante nel seno della IV Ar-
in qualità di Carabiniere Ausiliario, piuttosto che at- mata del Regio Esercito (il reparto dipendeva dalla
tendere la chiamata nel Regio Esercito. Era il 9 ottobre Legione CC.RR. di Torino), allora ancora presente
del 1941, allorquando il giovane (un bel ragazzotto nella Francia Occupata, tutto sommato in un’area geo-
alto 1,72 cm., con torace di 91 cm, capelli castani e grafica ancora molto prossima al suo natio Piemonte.
colorito roseo) mise piede presso la Legione Allievi Il Carabiniere Alfonso avrebbe operato in Francia solo
Carabinieri di Roma, ove ne sarebbe uscito sei mesi poche settimane, praticamente sino all’epilogo dell’8
dopo, dotato degli argentei Alamari della Benemerita. settembre 1943, a seguito del quale subì le sorti della
Inizialmente destinato alla stessa Legione di Torino, stessa Grande Unità, la quale, nello sciogliersi disor-
in seguito fu mobilitato e, quindi, destinato alla 704^ dinatamente, sotto l’incedere minaccioso dell’occupante
Divisione CC.RR. operante in Africa Settentrionale, germanico, subì vari destini, tra la deportazione di
presso la quale prestò servizio dal 10 maggio al 27 di- gran parte dei suoi membri nei Lager tedeschi, al com-
cembre 1942, data nella quale fu, tuttavia, rimpatriato plicato rientro in Patria, attraverso i valichi alpini.
66 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO X