Page 66 - Notiziario 2025-4
P. 66

CARABINIERI DA RICORDARE



              DA DRONERO ALLA FRANCIA OCCUPATA                        Prima in servizio alla
                                (1922 – 1943)
            La storia di Giuseppe Giovanni Alfonso ha inizio a       Legione di Torino, in
            Dronero, un pittoresco paese sito all’imbocco della ce-
            lebre Val Maira, in provincia di Cuneo, ove egli nacque,
            nella casa avita, sita in Ponte Bedale, n. 212, alle dieci  seguito fu mobilitato
            di mattina del 2 dicembre 1922, secondogenito di Giu-
            seppe Alfonso (classe 1893), originario di Cartignano      e, quindi, destinato
            e di sua moglie, Maria Pierina Bernardi (classe 1895),
            nativa di Dronero, entrambi contadini. Giuseppe visse
            nel suo incantevole borgo, immerso nella natura, così     alla 704^ Divisione
            come in ineguagliabili percorsi d’arte e cultura, per tutta
            la  fanciullezza  e  la  prima  gioventù:  frequentando  le  CC.RR. operante in
            scuole dell’obbligo (sino alla 5 elementare), aiutando i
            genitori nella vita dei campi, ma anche giocando spen-  Africa Settentrionale,
            sieratamente  assieme  al  fratello  più  grande,  Alfonso
            Stefano e a quelli più piccoli, Battista, Bernardo, For-
            tunato, Maurizio e Rosanna, nati tra il 1926 e il 1936          presso la quale
            (notizie  genealogiche  riguardi  alla  famiglia  Alfonso
            sono state fornite dalla Dott.sa Vanda Giacosa del-             prestò servizio
            l’Area Servizi Demografici del Comune di Dronero).
            Erano, quelli, tuttavia, gli anni nei quali in Italia s’era
            purtroppo affermato e consolidato il Fascismo, tant’è         dal 10 maggio al
            vero che Giuseppe sarebbe stato uno dei tanti bambini
            e poi ragazzi costretti a subire l’educazione del Partito   27 dicembre 1942
            unico, che attraverso il noto “sabato fascista” – e non
            solo – avrebbe forgiato al volere della Dittatura, se-
            condo un modello sempre più marcatamente militare,
            un’intera generazione, parte della quale avrebbe poi    per gravi motivi di salute. Il 29 luglio 1943, Giuseppe
            seguito il Duce nella scellerata esperienza della Re-   Giovanni Alfonso, appena ripreso servizio fu inizial-
            pubblica Sociale Italiana. E fu anche grazie a tale edu-  mente destinato alla Stazione dei CC.RR. di Pinerolo,
            cazione che il giovane, all’età di vent’anni decise di  per poi essere nuovamente mobilitato e destinato al
            arruolarsi volontario nell’Arma dei Carabinieri Reali,  Comando dei CC.RR. operante nel seno della IV Ar-
            in qualità di Carabiniere Ausiliario, piuttosto che at-  mata del Regio Esercito (il reparto dipendeva dalla
            tendere la chiamata nel Regio Esercito. Era il 9 ottobre  Legione  CC.RR.  di Torino),  allora  ancora  presente
            del 1941, allorquando il giovane (un bel ragazzotto     nella Francia Occupata, tutto sommato in un’area geo-
            alto 1,72 cm., con torace di 91 cm,  capelli castani e  grafica ancora molto prossima al suo natio Piemonte.
            colorito roseo) mise piede presso la Legione Allievi    Il Carabiniere Alfonso avrebbe operato in Francia solo
            Carabinieri di Roma, ove ne sarebbe uscito sei mesi     poche settimane, praticamente sino all’epilogo dell’8
            dopo, dotato degli argentei Alamari della Benemerita.   settembre 1943, a seguito del quale subì le sorti della
            Inizialmente destinato alla stessa Legione di Torino,   stessa Grande Unità, la quale, nello sciogliersi disor-
            in seguito fu mobilitato e, quindi, destinato alla 704^  dinatamente, sotto l’incedere minaccioso dell’occupante
            Divisione CC.RR. operante in Africa Settentrionale,     germanico,  subì  vari  destini,  tra  la  deportazione  di
            presso la quale prestò servizio dal 10 maggio al 27 di-  gran parte dei suoi membri nei Lager tedeschi, al com-
            cembre 1942, data nella quale fu, tuttavia, rimpatriato  plicato rientro in Patria, attraverso i valichi alpini.



             66 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO X
   61   62   63   64   65   66   67   68   69   70   71