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CARABINIERI DA RICORDARE
Poco dopo la
proclamazione
l’Arma dei Carabinieri Reali. Fu inquadrato nella 6ª
Compagnia. La sua gioia nel vedersi vestito dell’uni-
forme da carabiniere reale però, poco dopo, lasciò spazio dell’Armistizio, il 7
alla preoccupazione per i gravi rivolgimenti militari
che si stavano registrando in seguito allo sbarco nemico
in Sicilia e alla prima durissima incursione aerea su ottobre 1943, molti
Roma con il bombardamento del quartiere di San Lo-
renzo e dello scalo ferroviario di Termini. Il 19 luglio Carabinieri che si
1943, infatti, due ondate di bombardamenti avevano
provocato gravi danni a una parte dello scalo ferroviario,
a un padiglione del Policlinico Umberto I, ad alcuni trovavano in servizio
edifici dell’Università La Sapienza, a un’area del Ci-
mitero del Verano, ma soprattutto a diversi palazzi del a Roma subirono la
quartiere di San Lorenzo (ancora oggi alcuni edifici
portano i segni evidenti di quell’azione di guerra sta- deportazione in
tunitense); molte furono le vittime che si registrarono
fra la popolazione e fra queste addirittura il Coman-
dante Generale dell’Arma Azolino Hazon e il Capo Germania, dove
di Stato Maggiore, Colonnello Ulderico Barengo (vedi
Dopo questo gravissimo episodio che aveva turbato la furono internati nei
Notiziario Storico N. 6 Anno I, pag. 26).
sicurezza della Capitale e messo in crisi gli ambienti
politici, in esito alla riunione del Gran Consiglio del campi di prigionia
Fascismo del 25 luglio che aveva provocato la caduta
del Governo Mussolini e con esso del Regime Fascista,
gli atti compiuti dal nuovo Governo Badoglio per uscire cenda del giovane Allievo Carabiniere Luigi Bartolini.
dal conflitto, rivelatisi l’8 settembre con la divulgazione Sul suo documento matricolare è riportata l’annota-
via radio dell’Armistizio, indussero gli, oramai, ex alleati zione: “Catturato dai tedeschi nella caserma «Vittorio
tedeschi a dare inizio all’operazione Achse, ovvero al- Emanuele II» Roma e deportato in Germania, lì 7-10-
l’occupazione militare del territorio italiano. Così anche 1943”. La vicenda di Luigi Bartolini, però, non è di-
Roma, la quale dopo la proclamazione dell’armistizio versa da quelle patite da molti altri suoi commilitoni
era stata evacuata dalle Istituzioni per poter continuare che in quel travagliato periodo si trovavano in servizio
a esercitare la sovranità al sicuro dai tedeschi, conobbe a Roma: è il caso del Carabiniere a cavallo Abramo
la dura occupazione nazista. Rossi, la cui testimonianza di reduce dalla deporta-
Come ampiamente raccontato dalla storica Annama- zione è stata raccolta da Marco Riscaldati e pubblicata
ria Casavola nel libro 7 ottobre 1943 - La deportazione nel 2023 su questa stessa rivista (vedi Notiziario Sto-
dei Carabinieri romani nei Lager nazisti (Edizioni Stu- rico N. 1 Anno VIII, pag. 16).
dium Roma, 2008), i Carabinieri di Roma, in quella Luigi come gli altri sfortunati fu condotto alla Sta-
data appunto, subirono la deportazione in Germania zione Ostiense per essere avviato verso la prigionia
ed è in questo preciso momento che ebbe inizio la vi- in Germania; in realtà Luigi fu internato nel campo
58 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO X