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CARABINIERI DA RICORDARE
Il Carabiniere
Piero Sammarini,
per lunghi anni Il comandante aveva impartito disposizioni ben precise af-
finché i militari svolgessero servizi sempre in gruppo per
attivo presidente evitare di cadere nelle imboscate tese dai partigiani”.
Sammarini ricorda un commilitone ferito in combat-
timento, fatto prigioniero e gettato in una foiba dopo
della Sezione aver patito una serie di atroci sevizie. Arriva l’8 set-
tembre e in mancanza di ordini, il giovane carabiniere
dell’Associazione e una trentina di commilitoni salgono su due camion
militari con l’obiettivo di raggiungere Trieste.
“A un certo punto - continua il racconto di Sammarini
Nazionale Carabinieri - incappammo in un posto di blocco tedesco, tutti i cara-
binieri vennero fatti scendere, disarmati e rinchiusi per
di Rimini, è riuscito a diversi giorni in un vecchio edificio scolastico. Poi si pre-
sentò un ufficiale tedesco per chiedere ai presenti se vole-
scampare agli agguati vano rimanere in servizio oppure tornare a casa. Non
immaginavo si trattasse di una trappola subdola”. E così
Sammarini, che ingenuamente stava per alzare la
partigiani titini prima mano per chiedere di andare a casa, viene bloccato
appena in tempo da un anziano appuntato che aveva
e alla deportazione intuito i veri propositi dei tedeschi. Infatti tutti i ca-
rabinieri che avevano alzato la mano finiranno de-
portati, in tanti purtroppo senza ritorno, in Germania.
in Germania poi Sammarini invece verrà assegnato alla Compagnia di
Rovigno d’Istria, che dipendeva dall’allora Gruppo
carabinieri di Pola. Rimarrà nella cittadina istriana
fino al maggio 1944.
anche per il cinema, ma questa è un’altra storia. Il suo comandante, saputo che non tornava a Rimini
Protagonista della seconda vicenda è il riminese Piero da quasi tre anni, gli aveva consegnato una licenza di
Sammarini, per lunghi anni attivo presidente della locale trenta giorni datata e firmata, più un’altra non datata
Sezione dell’Associazione nazionale carabinieri, riuscito che avrebbe potuto sfruttare in caso di necessità.
a scampare agli agguati partigiani titini prima e alla Così, dopo un lungo viaggio reso avventuroso dai fre-
deportazione in Germania poi. quenti bombardamenti aerei alleati sulle vie di co-
Sammarini, che si era arruolato nell’Arma nel 1940 e municazione e dai posti di blocco tedeschi, Sammarini
aveva frequentato la Scuola allievi a Torino, nel 1941 riuscirà finalmente a ricongiungersi alla famiglia.
era stato assegnato alla 103a sezione mobilitata di stanza Tornato in servizio nell’ambito della Compagnia di
a Susak, città jugoslava divisa dall’allora italiana Fiume Rimini vivrà le tensioni legate alle vicende politiche
dal fiume Eneo e annessa alla provincia ampliata del dell’immediato dopoguerra.
capoluogo del Quarnaro.“Fino al 1943 - è il suo racconto Si è congedato nel 1955 per venire assunto da un isti-
- la situazione si era mantenuta relativamente tranquilla, tuto di credito.
poi aveva cominciato ad intensificarsi l’azione partigiana. Aldo Viroli
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO VIII 77