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PAGINE DI STORIA
costruzione di tre caserme di cui una da destinare a sede Dopo la presa
della Legione Allievi Carabinieri. La condizione favore-
vole era la vicina posizione ad un grande spazio a campo
aperto, ai piedi del colle della Farnesina e presso Ponte di Roma e la
Milvio, utile per le esercitazioni e dove proprio in quel
luogo sarebbe stato realizzato anche il tiro a segno. Le proclamazione
intese preventive del 1882 tra il Governo, attraverso il
Ministero della Guerra, e il Comitato dell’Arma per nel 1871 della città
il destino della Legione Allievi Carabinieri, però, non
sfuggirono né agli amministratori locali né alla stampa
di Torino e, una volta diffusasi la notizia nei primi a capitale del Regno,
mesi del 1883, la viva attenzione della classe politica e
della gente comune, ma soprattutto dei commercianti in conseguenza del
per gli ovvi desumibili motivi, divenne molto presto
autentico malcontento all’idea di perdere pure il pri-
vilegio di ospitare il reparto d’istruzione dei Carabi- trasferimento a Roma
nieri Reali dopo aver già perduto, nel febbraio 1865,
la prerogativa di capitale del Regno. delle principali
Grazie alla stampa cittadina le intenzioni del Governo
circa il destino del reparto d’istruzione dell’Arma di-
vennero sempre più insistenti e ferme nel marzo 1883 Istituzioni dello Stato,
quando, il 22 di quel mese, la “Gazzetta del Popolo” di
Torino pubblicò il breve testo di un dispaccio ricevuto anche il comando
da un suo corrispondente da Roma: “Mi si assicura che
al ministero della guerra si studi il progetto di traslocare di vertice dell’Arma
da Torino a Roma la Legione degli Allievi Carabinieri -
ma il giornale aggiungeva - Non è la prima volta che al
ministero della guerra si accarezza il progetto di levare da dei Carabinieri Reali
Torino la Legione degli Allievi Carabinieri. Quando erano
capi dell’amministrazione militare i generali Mezzacapo futrasferito a Roma
e Bruzzo, la questione venne sollevata dal Comitato del-
l’arma dei carabinieri, ma il ministero della guerra diede
parere contrario […]. Ora si ritorna per la 3ª volta alla
carica, come ci avverte il nostro corrispondente. Noi siamo dovuto deliberare una petizione urgente al Governo
certi – la redazione nutriva, però, una certa speranza – contro questo progetto che, se realizzato, si riteneva
che il sindaco Sambuy e il prefetto Casalis sapranno anche avrebbe leso tanto al prestigio quanto più in generale
questa volta tutelare con energia gli interessi di Torino e all’economia e alla sicurezza di Torino.
riusciranno a convincere il ministero della guerra che il pro- Il Consiglio Comunale fu riunito in tutta fretta il 28
gettato trasloco sarebbe un atto imprudente e impolitico”. marzo; il Sindaco, il conte di Sambuy Ernesto Balbo
La notizia fu, poi, ripresa dagli altri giornali della Bertone, riferì all’assemblea di aver telegrafato con ur-
città, e molti fecero a gara per sollecitare i circoli po- genza al Ministro dell’Interno, ma senza aver avuto
litici cittadini e le personalità piemontesi al parla- nessun concreto riscontro se non dal prefetto di Torino,
mento ad offrire l’indispensabile sostegno al Sindaco il commendatore Bartolomeo Casalis, il quale lo aveva
e al Consiglio comunale, quest’ultimo che avrebbe avvisato che il Ministro dell’Interno gli avrebbe presto
12 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO VII