Page 9 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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PAGINE DI STORIA
Il Capitano
Bonsignore, mentre rimanendo ferito alla spalla da pallottola esplosiva: fu
premiato con l’argento al valor militare.
guidava l’assalto ai Anche la II Banda – che riuniva 3a e 4a compagnia dei
Capitani Giordano e Borla – fece i suoi progressi nel
rastrellamento della zona adiacente al Giarer, fino ad
bunkers, fu ferito al essere bloccata da un ridottino ben mascherato. Il Mag-
giore Mauro lo fece circondare e investire con le bombe
fianco gravemente, a mano, riuscendo nell’impresa nonostante ne fossero
entrati in azione altri, ben celati alla vista. Fu ferito, in
questa fase, il Carabiniere Giuseppe Abbate, altra me-
rifiutò le cure e daglia d’argento. La progressione in questo tratto riuscì
a così piccolo prezzo grazie al fatto che fu attuata pro-
continuò a incitare cedendo a brevi sbalzi, sfruttando con scaltrezza le ir-
regolarità del terreno e gli appigli tattici. Ad ogni modo
la Banda incappò in un altro sistema di fortini presidiato
gli uomini, fino a che dalle truppe agli ordini del degiacc, sull’argine sinistro
del Giarer, e stavolta venne inchiodata. Mauro reiterò
non venne colpito l’attacco con le bombe a mano, mentre un pezzo d’arti-
glieria, fatto affluire da Agostini, iniziò a battere a tiro
mortalmente diretto i bunkers. Cadde ucciso il Carabiniere Luigi Di
Stefano, argento al valor militare, fu ferito e sarebbe
morto in seguito all’ospedale il parigrado Giovanni Di
Dio. Colpito, ma più fortunato, il loro collega Andrea
Amendola. A questo punto gli Etiopi reggevano solo
siari e i Carabinieri Carmelo Pagano, Aurelio Pattaro, sulla parte orientale dell’ansa del Giarer e il Generale
Antonio Parrissinotto, Pietro Simonelli e Cesare Citti, Agostini fece circondare la zona da militi forestali, dubat
ai quali fu concesso l’argento al valor militare. Feriti, in e carabinieri. Alle 16, finalmente, giunse l’ordine di oc-
questa fase, il Tenente Vanasco, 3 sottufficiali e 9 cara- cupare la nuova linea da presidiare per la notte. Mosse
binieri. Visto a terra il Musiari, i Carabinieri Aristide la I Banda, sostenuta dalla III, sempre sotto il fuoco, e
Grigolon e Salvatore Toscano, della II Banda, si offri- venne ferito ad un braccio il Sottotenente medico
rono per recuperarlo, ritenendolo solo ferito. Quest’ul- Biondi, che rimase al suo posto. La Colonna Agostini
timo riuscì nell’intento, anche se il sottufficiale era ora- durante la notte costituì una sorta di quadrato attorno
mai morto, mentre il parigrado fu colpito, ricevendo alle posizioni etiopi, impedendo sganciamenti e fughe.
per questo un argento al valor militare. Stessa decora- Alle 6 e 30 l’Agostini ordinò alla IV Banda di rastrellare
zione al Capitano Enrico Passerini, comandante la 5a il settore da cui gli avversari avevano condotto azioni di
compagnia, ferito all’inguine, alla gamba sinistra e alla disturbo per l’intera notte. Il Vadalà, dopo aver fatto
bocca dopo aver condotta l’attacco a due fortini, e al bombardare dall’artiglieria l’area da investire, mosse a
Carabiniere Umberto Negri che salvò il Maggiore Cro- partire dalle 8 e 30. Nuclei di lanciatori di bombe a
cesi e il Capitano Rossi uccidendo tre Etiopi che stavano mano, agli ordini dei Tenenti Sgarbi e Carta, sostenuti
per aggredirli alle spalle. Il Vicebrigadiere Bruni della da tutti i carabinieri e dai dubat schierati in catena, ini-
III Banda invece si distinse eliminando a colpi di fucile ziarono l’azione, mentre la compagnia della II Banda
e con lancio di bombe a mano il presidio di un fortino, del Capitano Giordano venne posta di rincalzo. Ancora
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VII 9