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PAGINE DI STORIA
Il programma della
neocostituita Il programma della neocostituita Sezione prevedeva
anche la formazione, il primo anno, di un limitato
Sezione prevedeva numero di carabinieri paracadutisti addestrati con la
tecnica della caduta libera, per essere impiegati in
anche la formazione, operazioni speciali a seguito d’infiltrazione da alta
quota.
Nell’aprile del 1974 la Brigata “Folgore”, emanò due or-
il primo anno, di un dini, autorizzando Ledda e Bartoli ad “effettuare avio-
lanci ad apertura comandata con il personale del
limitato numero di battaglione sabotatori”; tale attività dovette essere svolta
con velature mod. D-65, materiale italiano non molto
performante.
carabinieri Furono anni di grande evoluzione tecnologica e meto-
dologica nel paracadutismo, con la realizzazione di
paracadutisti nuovi materiali e tecniche di lancio e la Sezione non
stette a guardare. Furono così acquistati alcuni paraca-
addestrati con la dute dopo che il Generale Enrico Mino consegnò ad
Oresta, Ledda e Bartoli un assegno di tre milioni affin-
ché potesse essere acquisito il materiale più idoneo.
tecnica della caduta Come aveva fatto il CSE, furono inizialmente acquistati
paracadute “a calotta rientrante” EFA 6520 “Papillon”
libera, per l’impiego di progettazione e produzione francese, al tempo
quanto di meglio disponibile per prestazioni e affidabi-
lità. Naturalmente recavano i colori rosso e blu, con al
in operazioni speciali centro il tricolore e la scritta “carabinieri”. Con questo
materiale furono svolte anche attività promozionali per
l’Arma e la coppia divenne nota ben presto come la
“pattuglia acrobatica dei carabinieri.” Le loro foto fu-
suo sogno, evolvere nel paracadutismo raggiungendo rono inserite in alcuni quotidiani e riviste, compresa
l’agognata disciplina TCL, potesse avverarsi grazie quella della “Folgore” (n. 10 del Novembre 1975) in un
alla presenza del Sottotenente Ledda. articolo che tratteggiava la breve ma significativa storia
L’attività studiata e impostata dal Tenente Colonnello del reparto, dall’antica scuola di Tarquinia alla guerra in
Oresta, dopo che cedette il comando il 27 agosto Africa Settentrionale, ai tempi più recenti.
1974, venne proseguita con energica coerenza dal suc- Per meglio esplicitare la tipologia di materiali impie-
cessore, Tenente Colonnello Romano Marchisio, man- gata, si consideri che il paracadutismo sportivo, nel
tenendo le iniziali tre aree di sviluppo: militare, onde 1964, passò dal paracadute a calotta emisferica classica,
accrescere la capacità di movimento e infiltrazione; a quello a “calotta rientrante”. Questo era una variante
rappresentanza, per consentire all’Arma dei Carabi- dell’emisferico che, grazie a delle fenditure apposita-
nieri la partecipazione a manifestazioni nazionali ed mente studiate e a una rientranza della parte apicale
internazionali; sportiva. realizzata attraverso l’applicazione di funi tiranti, garan-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VI 15