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ALMANACCO
1821
CON “FERMEZZA
ED ENTUSIASMO”
(10 maggio)
moti liberali nel Piemonte del 1821 si esauri- il comportamento di tanti Carabinieri che si erano mo-
rono nei primi giorni di aprile (vedi Notiziario strati fedeli allo Stato (indicando altresì i nominativi dei
Storico N. 2 Anno VI, pag. 62). L’autorità sta- 182 nuovi promossi per meriti), nonché la fermezza e
I tale fu restaurata e progressivamente i Carabi- l’entusiasmo che li aveva guidati, non mancando di se-
nieri rientrarono in servizio su tutto il territorio. Il gnalare anche chi non aveva seguito la via dell’onore e
governo nominò immediatamente diverse commis- del rispetto del giuramento prestato: “lo traviamento di
sioni incaricate di valutare il comportamento dei mi- alcuni pochi individui di esso non ha potuto oscurare me-
litari, dei dipendenti civili e dei sudditi, per individuare nomamente la sua riputazione; le taccie sono personali, e
profili di responsabilità per quanto accaduto. spariscono al cospetto del nuovo lustro che tante azioni di-
In tale clima di tensione sociale, i comandanti a vari li- stinte gli hanno acquistato”.
velli del Corpo dei Carabinieri Reali, impegnato nel Inoltre, sottolineò come il nuovo sovrano Carlo Felice,
mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, da Modena, non solo approvasse l’operato dei Cara-
agirono con prudenza e avvedutezza nelle attività sul binieri ma volesse anche rendere pubblica la fiducia
territorio ed anche nella gestione del personale. Nella che nutriva nei confronti del Corpo, lasciando traspa-
circolare periodica del 10 maggio, la prima dopo i moti, rire l’intenzione di attribuirgli prerogative e vantaggi
il Colonnello Cavasanti, comandante del Corpo dal di- validi in tutto il regno.
cembre dell’anno precedente, volle mettere in evidenza Flavio Carbone
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VI 67