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A PROPOSITO DI...




                         Un piccolo


             contenitore in legno



                  di pioppo utile a                                 in basso per mezzo di cerchi di giunco o di salice.


                 contenere liquidi                                  Nella parte superiore del fondello veniva inserita una
                                                                    cannella a vite con “zipolo” o beccuccio in legno, attra-
                                                                    verso il quale era possibile bere. Per la costruzione della
                con una capienza                                    borraccia non veniva usato nessun tipo di collante ma
                                                                    nonostonte ciò la sua tenuta era stagna e impermea-

                     di 0.75 litri. La                              bile. Durante il ciclo di produzione una borraccia pas-
                                                                    sava nelle mani di ben trentacinque operai, i quali
                                                                    eseguivano quarantacinque operazioni ben distinte. In
              borraccia inventata                                   una giornata lavorativa di undici ore, cinquanta operai

                                                                    della premiata ditta Guglielminetti riuscivano a con-
                da Guglielminetti,                                  cludere il ciclo produttivo per un lotto di mille bor-
                                                                    racce. Sin dalla sua prima produzione questo semplice
                                                                    oggetto non sfuggì all’attenzione del Ministero della
                    innovativa per                                  Guerra, che apprezzate le sue particolari caratteristi-
                                                                    che e qualità, la prescelse tra differenti esemplari di
                 l’epoca, era curva                                 borracce.
                                                                    Nel 1853 la borraccia Gulgielminetti entrò a far parte
                                                                    dell’equipaggiamento militare dell’esercito del Regno
                da un lato e piatta                                 di Sardegna: il suo ideatore rifornì subito l’esercito di

                                                                    oltre settemila borracce e in occasione della Guerra di
                dall’altro, comoda                                  Crimea, l’esercito si dotò di altri 10.000 pezzi. Grazie
                                                                    alla sua qualità, ben presto la borraccia Guglielminetti
              per essere adagiata                                   venne adottata anche dagli eserciti argentino, francese,
                                                                    inglese e russo, nonché dai Mille di Garibaldi.
                                                                    L’esercito britannico la esigeva con qualche optional
                            al fianco                               in più, che ne migliorasse le caratteristiche funzionali:
                                                                    la cannella doveva essere costituita in lega di stagno
                                                                    anziché di legno tornito e doveva essere munita di una
            Il giorno seguente, al Palazzo Reale di Torino, venne   rosetta di cuoio per la chiusura ermetica. Chiaramente
            fatto recapitare un cofanetto in legno di ciliegio per il  il prezzo era leggermente maggiorato. Sotto il Regno
            sovrano, dono della famiglia Guglielminetti, che con-   della regina Vittoria d’Inghilterra e quello di Giorgio
            teneva un’elegante borraccia verniciata di verde con il  VI non si badava a spese quando si trattava di riforni-
            tappo a vite in metallo e la tracolla in morbido cuoio.  menti militari. Il costo della borraccia era di 2 lire e
            La borraccia Guglielminetti era poco ingombrante e      nel prezzo era compresa anche la correggia di cuoio.
            molto robusta: forgiata dalle sapienti mani degli arti-  Il governo inglese adottò la borraccia Guglielminetti
            giani che la componevano con abiltà e pazienza, acco-   fino al 1871. Durante la guerra franco-prussiana del
            stando l’una all’altra sette-otto piccole doghe di legno  1870, il governo francese si approvvigionò di un gran
            di pioppo ben incastrate tra loro, trattenute in alto e  numero di borracce.



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VI  43
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