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PAGINE DI STORIA
BARI: IL CASTELLO NORMANNO SVEVO IN UN’ILLUSTRAZIONE D’EPOCA
Precedentemente, il 6 settembre 1860, il Maggiore ga- nizzata, ed ex soldati borbonici, ma anche individui pro-
ribaldino Liborio Romano (da non confondere con il venienti dalla povertà e dalla miseria, strumentalizzati
suo omonimo, Ministro dell’Interno del Regno delle dalla aristocrazia terriera meridionale, rimasta fedele ai
Due Sicilie), era entrato nella città di Bari a capo di due Borbone. Dall’altra parte, per fuggire dalla fame, si
battaglioni formati da 1200 volontari e, dopo una lunga erano fatti uomini di legge. Nei primi si rinnegava il va-
trattativa con le autorità locali, il 9 settembre venne pro- lore dello Stato, in quanto lo si vedeva come il nemico
clamato il governo provvisorio. Con il real decreto del da abbattere, mentre negli altri, i Carabinieri, si raffor-
24 gennaio 1861 si riorganizzava l’Esercito Italiano e il zava il senso del rispetto delle leggi e dello Stato.
Corpo dei Reali Carabinieri assunse la denominazione Per quanto riguarda la presenza dei Carabinieri Reali
di Arma. La forza necessaria fu reclutata anche tra i vo- nella città di Bari, questa è stata accertata e documen-
lontari pugliesi, campani e lucani. tata già a partire dal 1860, vale a dire prima dell’Unità
I Carabinieri impegnati nel meridione ebbero il batte- d’Italia. L’inedito dato storico è emerso a seguito di
simo di sangue nella repressione del fenomeno del bri- una personale ricerca fatta presso l’Archivio di Stato
gantaggio. In realtà, si trattò di una prima terribile prova di Bari: si tratta di un unico documento d’archivio,
di guerra civile, nella quale si scontrarono non solo per- consistente in una missiva datata 22 novembre 1860,
sonaggi provenienti dalla delinquenza comune, orga- vergata su carta intestata dal Capitano Raffaele Ragni,
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