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CARABINIERI DA RICORDARE












            locali nonché la stampa locale, era una persona piuttosto  l’azione. Peraltro l’arrivo a Stresa nel giugno del 1944,
            nota  in  Acqui  Terme  ed  in  amicali  rapporti  con  il  contenuta in quel lasciapassare, appare perfettamente
            vescovo  dell’epoca,  Monsignor  Dell’Omo.  Tenere      compatibile, temporalmente e viste le difficoltà di tra-
            nascosta  l’intera  famiglia  del  rabbino,  pertanto,  non  sporto  di  persone  così  a  rischio,  con  una  fuga  da
            poteva essere una faccenda “privata” degli agricoltori  Ponzone tra l’aprile ed il giugno 1944.
            ma doveva essere quantomeno a conoscenza, se non        La seconda decisione presa dal Sonnati in quella pri-
            proprio organizzata, da tutte le autorità formali o di  mavera del 1944 fu quella di unirsi al movimento resi-
            fatto della zona tra cui sicuramente i capi delle unità  stenziale attivo. Non sappiamo se questa decisione de-
            partigiane  ed  il  maresciallo  dei  Carabinieri  Sonnati,  rivasse anche dal timore per se stesso e per la propria
            giunto anche lui da pochi mesi.                         famiglia per una condotta palesemente partigiana oppure
            La primavera del 1944, per la resistenza partigiana del  se derivasse da un esclusivo anelito personale. Sicuramente,
            Basso Alessandrino fu un momento di particolare dif-    però,  il  Maresciallo  Sonnati  si  diede  alla  macchia
            ficoltà poiché le unità della Repubblica Sociale, coadiuvate  unendosi,  ufficialmente  a  partire  dal  2  giugno  1944,
            da  reparti  tedeschi,  in  più  circostanze  provarono  a  alla  7^  brigata  dell’8^  Divisione  Giustizia  e  Libertà
            snidare dalle cime degli appennini le bande resistenziali  che operava nell’Alessandrino. In realtà, come riportato
            che vi si erano arroccate.                              sulla scheda personale di Arcangelo Sonnati, nome di
            Nella memoria di tutti gli Alessandrini la primavera    battaglia “Monterosa”, rinvenuta presso l’Archivio Cen-
            del 1944 è legata ad uno dei più brutali eccidi di tutta  trale dello Stato, nell’ambito delle carte della Commis-
            l’Italia nordoccidentale: l’Eccidio della Benedicta che,  sione  regionale  piemontese  per  l’accertamento  delle
            tra il 6 e l’11 aprile 1944, a seguito di un ampio rastrel-  qualifiche  partigiane,  l’abbandono  della  caserma  di
            lamento, vide fucilati circa settantacinque partigiani in  Ponzone, e quindi del servizio per la Repubblica Sociale,
            località  Capanne  di  Marcarolo,  comune  di  Bosio  a  viene datato 18 aprile, esattamente una settimana dopo
            poche decine di chilometri da Ponzone.                  i fatti della Benedicta.
            Ed è probabilmente nell’ambito di questo evento e di    In  ogni  caso,  unendosi  all’8^  Divisione  Giustizia  e
            tutte le operazioni anti partigiane di contorno che ma-  Libertà, Sonnati ne condivise le sorti. Nell’ottobre del
            turarono le due decisioni che, probabilmente, ci portano  1944, nell’ambito di ulteriori rastrellamenti sulle mon-
            a ricordare oggi il Maresciallo Sonnati.                tagne dell’appennino, la Divisione fu di fatto smobilitata
            La prima è certamente l’avviso al Rabbino Ancona di     ed  i  pochi  salvatisi  dai  rastrellamenti  si  divisero  in
            fuggire da quelle zone. E’ probabile, infatti, che Sonnati  piccoli gruppi dandosi alla macchia, almeno per tutto
            quale Comandante della Stazione di Ponzone, avesse      l’inverno del 1944.
            saputo  in  anticipo  dei  piani  di  rastrellamento  o,  Ritroviamo Sonnati nel maggio 1945, dovendosi ipo-
            comunque, avesse capito tra i primi che si trattava di  tizzare una sua permanenza alla macchia (proprio per
            un’operazione ad ampio spettro, destinata a non esaurirsi  la breve durata della sua attiva appartenenza al movi-
            nell’arco di poche ore.                                 mento resistenziale, evidentemente, nella scheda della
            L’avviso al Rabbino, pertanto, è quello che salvò la vita  Commissione di accertamento, gli viene conferita la
            a lui ed agli altri componenti della sua famiglia. Seppure  qualifica di “Benemerito” e non la più importante di
            sono ancora in corso ricerche sulla sorte della famiglia  “Partigiano combattente”), quando si presentò al co-
            è  indubbio  come  all’epoca  il  ruolo  del  maresciallo  mando della Legione CC.RR. di Alessandria che, sin
            dovesse essere ritenuto fondamentale se, in un documento  dal 6 maggio 1945 stava ricostituendosi accogliendo i
            come  un  lasciapassare,  ci  si  premurò  di  indicarne  carabinieri dispersi e, poco alla volta, riattivando i vari




            98 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IV
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