Page 12 - Notiziario 2019-3
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PAGINE DI STORIA












            Essi bruciano ancora» (Fragneto Monforte, 15 agosto 1861).
            Non intendo giustificare il comportamento delle truppe,
            ma non ritengo neanche corretto gonfiare delle cifre per
            stimolare  il  lato  emotivo  del  lettore,  comunque  chi
            opera per lo Stato deve agire nel rispetto delle norme e
            non può abbandonarsi alla vendetta.
            Aggiungerei – ma trattasi di deduzione – che appare
            difficile che quel reparto del 36° abbia potuto compiere
            in precedenza delle nefandezze, proprio per la presenza
            di quel nucleo di Carabinieri Reali, e in quanto nessun
            documento cita tali episodi. Ad ulteriore sostegno di
            tale tesi sottolineo che le perdite dell’Arma furono do-
            lorose, ma mai tali da indicare che fosse in atto nei suoi
            confronti una reale caccia all’uomo, che comporta-
            menti improntati a crudeltà avrebbero reso agevole
            considerata la sua frammentazione sul territorio. Al
            Brigadiere Maffei venne concessa una medaglia d’ar-
            gento al Valor Militare con la semplice motivazione
                                                                                   GENERALE ENRICO CIALDINI
            “Per lo zelo ed intelligenza con cui adempì sempre corag-
            giosamente, alle missioni affidategli in altre circostanze.  vece l’acquisizione di una familiarità con l’area, per pia-
            Morì combattendo a Pontelandolfo, il 11 agosto 1861”. Gli  nificare le mosse sulla base di orografia e disponibilità
            altri 3 furono ricordati, con altri 8, fra i caduti nelle re-  di sostegno logistico per le bande, integrando le forze
            gioni meridionali, Sicilia esclusa, del 1861.           militari con Carabinieri Reali e Guardia Nazionale, che
            Tornando a ciò che fu definito brigantaggio, fra fine   potevano mimetizzarsi in abiti civili con fini informa-
            del 1860 e 1861, esso riuscì a schierare formazioni di  tivi e operativi. Oggi queste tecniche sono patrimonio
            oltre 1.000 uomini - inquadrate anche da ex-ufficiali,  di quella forma particolare di controguerriglia che è la
            con cavalleria, cannoni, ospedali da campo e servizi –  controinterdizione d’area, allora erano novità assolute. Fu
            che condussero operazioni cui le truppe sabaude pote-   quindi possibile predisporre uno schieramento che in-
            vano opporsi al meglio, pur dopo averne subito l’ini-   tercettasse i briganti, ostacolandone crimini e ricerca di
            ziativa, e che l’aumento del dispositivo regolare riuscì  sostegno logistico. Una volta individuati, mantenendo
            a debellare.                                            la pressione, si potevano arrecare continue perdite e, so-
            In un secondo tempo, fra 1862 e 1864, bande più agili,  prattutto, ridurne la capacità di intimidire i civili.
            in gran parte a cavallo, operando con tattica mobilis-  Nella terza fase, dal 1865, il brigantaggio operò con
            sima e basi nelle zone più aspre, restrinsero le aree di  piccole bande attestate in territori circoscritti, con ag-
            azione mentre diminuiva l’appoggio popolare. Rifug-     ganci  alla  criminalità  comune.  Le  azioni  del  Regio
            givano dall’occupazione del territorio e dal combatti-  Esercito si concentrarono in tre zone: la frontiera sul
            mento in campo aperto, accettando lo scontro solo se    Volturno, il Molise e la più importante, comprendente
            favorevole o per il tempo necessario a sganciarsi. Il   le province di Caserta, o Terra di Lavoro, e il Principato
            Regio Esercito dovette rivoluzionare i criteri d’impiego:  Ultra con Benevento. Circoscritte le aree si facilitava
            impossibile presidiare tutto il territorio, realizzabile in-  la repressione.




            12 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IV
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