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ALMANACCO










            posti fissi in prima linea furono impiegati                          e, nel compimento della sua opera, perdette
            per mantenere “l’ordine, la disciplina                                  la vita.” Monte Corno (Vallarsa) 76ª
            e il transito delle salmerie”. Il 28 ot-                                   Sez.  CC.  RR.  18  ottobre  1918.
            tobre  in  piena  battaglia  si  evi-                                        M.A.V.M.  concessa  ai  Carabi-
            denzia la supremazia dei reparti                                               nieri Giulio CARDINI e Luigi
            italiani: “Il fuoco dell’artiglieria                                            CAMPANELLA:  “Coman-
            continua violento mentre quello                                                  dato in servizio d’ordine du-
            avversario tace”. Con i primi                                                     rante  il  traghettamento  di
            successi  i  carabinieri  del                                                      truppe  d’assalto  sul  Piave,
            plotone rafforzano “i ser-                                                         ostacolato dal fuoco nemico,
            vizi di disciplina in com-                                                          si portò con traghetto sul-
            battimento”. Il 29 un ma-                                                           l’opposta  sponda  e  prese
            resciallo  del  plotone  si                                                         parte  con  arditi,  al  com-
            portò a Vidor con quattro                                                           battimento  durato  12  ore
                                          IL SOTTOTENENTE
            dipendenti per prelevare                                                            dando fulgide prove di co-
                                          TEODORICO CITERNI
            oltre duemila prigionieri.                                                          raggio  e  di  calma,  anche
            Il  30  ottobre  il  plotone                                                       nei  momenti  di  maggiore
            avanzò insieme a tutte le                                                          pericolo.”  Falzè  di  Piave
            truppe e si accampò a San                                                         (Treviso)  12  ottobre  1918.
            Giovanni del Piave istituen-                                                     M.A.V.M. al Capitano Teo-
            do altri posti fissi. Il nemico                                                 dorico CITERNI: “Incaricato
            continuava a ritirarsi lasciando                                              del servizio di polizia, a tergo di
            ovunque  un  bottino  di  guerra                                             truppe combattenti, assolveva il suo
            cospicuo che i carabinieri del plo-                                       compito in circostanze particolarmente
            tone  raccolsero  e  consegnarono  alle                                 gravi  e  in  zona  intensamente  battuta
            autorità militari. All’atto della liberazione                       dal  tiro  d’interdizione,  finché  rimaneva
            di Vittorio Veneto i carabinieri furono impiegati              ferito in più parti del corpo, da un proiettile di
            sulla strada statale per regolare il numeroso transito  bombarda nemica”. Monte Corno di Vallarsa 18 ottobre
            di  veicoli  e  truppe.  Non  di  minor  importanza  fu  1918. M.A.V.M. concessa al Carabiniere Carlo MON-
            l’opera svolta in favore della popolazione civile. Molte  FRINI: “In servizio di polizia sul Piave, sotto violento
            furono le onorificenze concesse ai militari dell’Arma   bombardamento  nemico,  assolvette  il  suo  compito  con
            dall’inizio delle operazioni di metà ottobre sino alla  calma  e  sangue  freddo  ammirevoli.  Ferito  gravemente,
            fine delle ostilità. Di queste se ne si riportano solo  continuò l’opera sua e si recò al posto di medicazione solo
            alcune, dalle quali si comprende perfettamente l’attività  in seguito ad ordine di un suo superiore. Dopo medicato,
            svolta  dai  singoli  e  dai  reparti  dell’Arma  in  quella  chiedeva di poter tornare al suo posto di dovere, ma non
            battaglia: M.A.V.M. concessa al Vicebrigadiere Af-      venne esaudito per consiglio del medico”. Piave 30 ottobre
            fortunato  CAROBBI  “Capo  pattuglia,  incaricato  del  1918.  M.A.V.M.  concessa  al  Carabiniere  Innocente
            mantenimento dell’ordine a tergo immediato delle truppe  PASINETTI: “Durante violentissimo e prolungato attacco
            operanti, disimpegnò le proprie mansioni con energia, con  e bombardamento nemico, comandato di servizio fisso in
            fermezza e con ardimento. Sotto l’azione di un furioso  vicinanza delle truppe attaccanti noncurante dei pericoli
            bombardamento nemico ricondusse in linea militari isolati,  rimase saldo al suo posto anche dopo essere rimasto grave-





            98 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO III
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