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ALMANACCO
di una “camera di disciplina” per il “castigo” dei militari smarrirsi, od esportarsi qualcheduno dei detti mobili, ed
del Reparto, di una cucina, di una camera per il “bas- utensili, il suddetto comandante sarà personalmente tenuto
s’uffiziale” comandante (nel caso fosse sposato era a farne fare da chi di ragione la buonificazione in contanti
prevista anche un’ulteriore camera più piccola e attigua all’amministrazione secondo il prezzo d’estimo”.
alla principale per la custodia dei registri e del carteggio), Per la cucina era prevista la fornitura di pentole, secchi,
e di una stanza ogni due carabinieri (singola in caso di corda del pozzo, tavole necessarie per mangiare, una
militare ammogliato). lampada e due scope di meliga mentre per la caserma
Per le caserme che invece ospitavano reparti a cavallo, dovevano essere distribuite le lampade occorrenti, una
in aggiunta a quanto già previsto per le “brigate di pala, una scopa di meliga per ogni stanza e due scope
fanteria”, si rendeva necessaria la presenza di una di legno per il cortile.
scuderia sufficientemente ampia per le esigenze di tutti Si sanciva anche che le amministrazioni comunali do-
i cavalli e dotata di idoneo sito per il letame nonché di vessero garantire tutte le riparazioni necessarie a porte,
un locale da adibire a magazzino per il fieno e per la finestre e serrature, in particolar modo a quelle della
paglia. Un piccolo inciso consentiva però la possibilità camera di disciplina. Per le lenzuola era previsto il
che la caserma non fosse inderogabilmente costituita cambio mensile mentre il rinnovo della paglia dei pa-
dagli spazi normativamente previsti: “nel caso però che gliericci e delle scope doveva avvenire ogni sei mesi.
fosse impossibile di trovare delle caserme, che contenessero i Alle caserme dotate di scuderia dovevano essere distri-
locali sopra descritti, dovranno li carabinieri adattarsi ad buite anche una lanterna a vetri, una pala, un tridente,
essere alloggiati più angustamente”. Rimase invariata la due scope di legno, una carretta, un “cofano ed un cribo
necessità che la caserma fosse situata su strade principali, per la biada”.
per “essere a portata delle operazioni”, e salubre. L’ultimo punto delle Regie Patenti in esame, ravvisando
Si ribadiva inoltre che la fornitura ai Carabinieri Reali l’opportunità che gli ufficiali dei Carabinieri Reali, per
degli arredi e degli utensili fosse di competenza delle il buon andamento del servizio, fossero alloggiati nella
amministrazioni comunali. stessa caserma occupata dalle stazioni che comandavano,
Così per ogni carabiniere o basso ufficiale erano previste determinava che il loro alloggio sarebbe dovuto essere
“4 panche da letto, 1 pagliariccio, 1 capezzale, 1 materasso, costituito, oltre che da una camera per l’ufficio ed una
1 coperta di lana, 2 lenzuoli, 1 rastelliere per l’armamento, scuderia, anche da 4 camere per i capitani , da 3 camere
e vestiario, 1 tavola con cassettino, il quale avrà la rispettiva per i luogotenenti e da 2 camere per i sottotenenti .
serratura con chiave per i bass’uffiziali, 1 panca da sedersi, L’alloggio veniva concesso in cambio della corresponsione
2 sedie soltanto per i bass’uffiziali comandanti”. Il citato di un rimborso annuale all’amministrazione comunale
materiale doveva essere consegnato dalle amministrazioni pari a 180 lire per capitani, 120 per i luogotenenti e 75
civiche o comunali in buono stato e pulito e preso in per i sottotenenti. I sottotenenti non comandanti usu-
carico dal comandante della Stazione che ne rimaneva fruivano in maniera gratuita dell’alloggio.
responsabile verso queste ultime: “…qualora venga a Raffaele Gesmundo
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO III 93