Page 9 - Notiziario 2018-1
P. 9
“ASSALTO AL PODGORA”, TAVOLA DI VITTORIO PISANI
(ROMA, MUSEO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI)
I COMPITI IN ZONA DI GUERRA
nei reticolati nemici. In poche ore furono oltre 200 i Nelle zone di operazioni ai Carabinieri erano affidati
caduti, i dispersi e i feriti, senza distinzioni di grado. compiti che spaziavano dalle ordinarie attività di
Peraltro molti Carabinieri erano già provati nel fisico polizia in favore delle popolazioni locali e dall’impo-
per una virulenta epidemia di colera (ufficialmente sizione dei bandi militari ai servizi di informazione e
gastroenterite), che si era sviluppata nelle loro trincee di controspionaggio, dal presidio di tutti gli snodi di
a causa delle terribili condizioni igieniche e che colpì, transito e dalla disciplina delle vie di comunicazione
tra i giorni immediatamente precedenti e successivi al controllo di tutti i militari fuori dai reparti di ap-
alla battaglia, ben 300 militari, ricoverati negli ospedali partenenza, dalla scorta dei reparti in movimento alla
da campo, tra cui lo stesso Comandante, il Col. Antonio vigilanza sui depositi di materiali, dai servizi di anti-
Vannugli. sciacallaggio, di antisaccheggio e di controllo sulle re-
Il Capo di Stato Maggiore della 5ª Armata austriaca quisizioni alla repressione del commercio di materiali
così scriveva dei Carabinieri: “procedevano attraverso appartenenti all’amministrazione militare, dalla vigilanza
una distesa di cadaveri, fino ai nostri reticolati dove sugli operai e impiegati civili (se ne contavano circa
venivano abbattuti dal fuoco”. Per tale azione di guerra 30.000 nel solo settore della II Armata, di cui abbiamo
furono concesse ai carabinieri 9 Medaglie d’Argento, una più precisa documentazione) a quella sulle case di
33 Medaglie di Bronzo e 13 Croci al Valor Militare. tolleranza, dalla gestione dei prigionieri di guerra
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III 9