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SPECIALE
SCHIZZO PLANIMETRICO DELLE TRINCEE E DEI CAMMINAMENTI
SUL MONTE PODGORA. NELLE FOTO CARABINIERI NELLE TRINCEE
L’ASSALTO AL PODGORA
Il Reggimento mobilitato, costituito da Carabinieri Fanteria “Pistoia” per tentare l’assalto al Monte Podgora,
provenienti dalla Legione Allievi e dalle Legioni ter- un’altura che costituiva un’importante testa di ponte
ritoriali di Firenze, di Ancona, di Palermo, di Bari, e austriaca sulla riva destra dell’Isonzo e che divideva le
di Napoli, partì da Roma per “la fronte” (all’epoca il truppe italiane dalla città di Gorizia. La città, oltre a
termine era utilizzato al femminile) il 24 maggio rappresentare il maggior centro abitato “irredento”
1915, con in testa la Bandiera dell’Arma e la Banda subito a ridosso del confine orientale, costituiva anche
musicale. un importante snodo stradale e ferroviario dell’Impero
Nel luglio di quello stesso anno, durante la II Battaglia asburgico, in particolare verso il mare.
dell’Isonzo, si consumò l’episodio che sarà ricordato Il 19 luglio i Carabinieri uscirono dalle trincee attac-
come il più emblematico della fedeltà, della disciplina cando all’arma bianca le postazioni nemiche situate
e del coraggio dei Carabinieri nel corso della Grande in posizione dominante. I due battaglioni carabinieri
Guerra (per quanto non sia in realtà il più rappresen- si sacrificarono nel tentativo di raggiungere l’agognata
tativo del complessivo impiego dei Carabinieri durante “quota 240”, affrontando con determinazione la dram-
il conflitto). Il II e il III Battaglione del Reggimento matica prova nonostante non fossero addestrati ed
Mobilitato furono incaricati di dare il cambio sulla equipaggiati per l’impiego come fanteria di linea. I
linea del fronte al 36° Reggimento della Brigata di più coraggiosi si offrirono volontari per aprire i varchi
8 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III