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SPECIALE
ZONA DEL MONTELLO. UNA PATTUGLIA 1915. CARABINIERI E FANTI IN PRIMA LINEA
DI CARABINIERI A DIFESA DI UN BIVIO IN ATTESA DELL’ORDINE D’ATTACCO
ad incombenze varie: dal servizio di corriere postale totale complessivo di circa 20.000 militari di ogni
tra il Comando Supremo e i comandi delle Grandi grado, circa due terzi dell’intera forza organica.
Unità a speciali reparti per la difesa delle linee Nel mese di maggio del 1916 partì per il fronte lo
ferroviarie e di altri obiettivi sensibili. stesso Comandante Generale dell’epoca, il Tenente
Nonostante però l’entità dello sforzo, il numero dei Generale Gaetano Zoppi, ufficiale proveniente dalla
Carabinieri mobilitati si rivelò presto comunque in- specialità dei Bersaglieri, che andò ad assumere
sufficiente in relazione ai compiti affidati, all’estensione l’incarico di Comandante del V Corpo d’Armata, sul
della zona di operazioni e alle crescenti esigenze della fronte settentrionale; peraltro, appena giunto, il
polizia militare di prima linea. Nel maggio del 1916 Generale si distinguerà nel contenimento della Stra-
fu così assegnato a ciascun Comando di Divisione un fexpedition e nella controffensiva italiana. A curare il
ulteriore plotone di Carabinieri a piedi (50 unità), i vertice dell’Arma rimase dunque il Maggior Generale
cui militari erano poi distaccati fino al livello di Reg- Luigi Cauvin con l’incarico appositamente ripristinato
gimento. Il numero dei Carabinieri al fronte crebbe di Comandante in 2° (vedi Notiziario Storico N. 4
costantemente per tutto il conflitto, raggiungendo un Anno I, pag. 95).
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO III 7